mercoledì 25 aprile 2012

La dignità da ricomporre


L'infelice idea da parte dell’amministrazione Iodice, (non si capì bene perché) di eliminare i giardini che circondavano il monumento ai caduti della grande guerra in piazza Matteotti fu a mio avviso una modifica di cattivo gusto all’estetica della piazza e quasi come un’amputazione al luogo, non solo, la cancellata di fattura Liberty che circondava il monumento rimossa nell’occasione, non comprometteva la veduta dell’opera perché di epoca coeva, e fungeva anche da protezione per evitare o quantomeno per contenere eventuali atti vandalici.
Oggi assistiamo a un lento e irrimediabile degrado dell’opera, scritte sul muro perimetrale, asportazioni di piccoli pezzi, graffiature dei marmi e il quotidiano oltraggio che viene perpetrato dai vari monellacci della zona che bivaccano da mattina a sera sul monumento, e se giocassero solo a pallone sarebbe il danno minore. Dulcis in fundo, la parte posteriore del povero monumento è divenuta una lavagna per immortalare frasi di amori trasgressivi di artisti della grafica improvvisati e cosa più degradante, un Vespasiano per i vari gruppi di Albanesi ubriachi che frequentano il bar ubicato nelle adiacenze e li sversano i loro bisogni essendo saturi di birra.
Poveri martiri umiliati da tale lordume, voglio fare un appello alla sensibilità di chi legge, affinché sia ridata la giusta dignità al monumento e a chi ha contribuito con il suo sangue alla costruzione di questa nazione, grazie.


L'infelice idea da parte dell’amministrazione Iodice, (non si capì bene perché) di eliminare i giardini che circondavano il monumento ai caduti della grande guerra in piazza Matteotti fu a mio avviso una modifica di cattivo gusto all’estetica della piazza e quasi come un’amputazione al luogo, non solo, la cancellata di fattura Liberty che circondava il monumento rimossa nell’occasione, non comprometteva la veduta dell’opera perché di epoca coeva, e fungeva anche da protezione per evitare o quantomeno per contenere eventuali atti vandalici.
Oggi assistiamo a un lento e irrimediabile degrado dell’opera, scritte sul muro perimetrale, asportazioni di piccoli pezzi, graffiature dei marmi e il quotidiano oltraggio che viene perpetrato dai vari monellacci della zona che bivaccano da mattina a sera sul monumento, e se giocassero solo a pallone sarebbe il danno minore. Dulcis in fundo, la parte posteriore del povero monumento è divenuta una lavagna per immortalare frasi di amori trasgressivi di artisti della grafica improvvisati e cosa più degradante, un Vespasiano per i vari gruppi di Albanesi ubriachi che frequentano il bar ubicato nelle adiacenze e li sversano i loro bisogni essendo saturi di birra.
Poveri martiri umiliati da tale lordume, voglio fare un appello alla sensibilità di chi legge, affinché sia ridata la giusta dignità al monumento e a chi ha contribuito con il suo sangue alla costruzione di questa nazione, grazie.


Articoli correlati per categorie



1 Comment:

Anonimo dice...

Stasera passando di li ho notato che alla base del monumento vi erano due bouchet di fiori.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)