venerdì 27 aprile 2012

Il terrore

Nel 1789 un popolo affamato e umiliato chiedeva aiuto e sollievo alle sue disgrazie, ma una classe dirigente privilegiata, sorda, avida, non prestava orecchi alle grida di dolore che venivano dal basso continuando nella sua opera scellerata di dissanguamento dello stato e di istituzione di nuovi balzelli che nessuno poteva più sostenere. Sembra quasi lo scenario di oggi, ma chi navigava nel benessere e viveva nei palazzi lontano dalle miserie umane, non pensava neanche lontanamente che il popolo potesse anche stancarsi, poiché “o’ sazio non crede al digiuno” ne potrà mai crederlo e questo vale anche per oggi. Sotto i nostri occhi il popolo, i mass media, le televisioni, tutti parlano di pressione fiscale insopportabile, dell’avanzamento spropositato della soglia di povertà per molte famiglie Italiane, ma nessuno di quelli che vivono sui sacrifici del popolo fino ad oggi ha rinunciato ai suoi privilegi ne ha dato segno di una inversione di rotta, parole solo parole.
Cosa accadde in quel lontano 1789 è storia, il popolo cha ha fame è la peggiore bestia feroce che possa esistere, è un ciclone che può travolgere tutto e tutti, e quando il popolo insorse e prese la Bastiglia, nessuno poté credere a quello che stava avvenendo, poi, sopraggiunse il terrore, la sete di vendetta degli oppressi verso chi aveva infierito contro il popolo, contro chi era stato sordo, le esecuzioni ormai non si contavano più il sangue scorreva a fiumi ma era tardi per tornare indietro si doveva far pulizia, pulizia dei mali del passato affinché non ritornassero.
Il mio consiglio a qualcuno è quello di non sottovalutare gli eventi del passato pensando che oggi non siamo nel 18° secolo e mai nulla di simile potrebbe accadere, forse, come in un sogno potrebbero essere increduli di fronte al verificarsi di eventi dati per impossibili, ma come avvenne allora in caso contrario sarebbe troppo tardi per porre rimedio!

Nel 1789 un popolo affamato e umiliato chiedeva aiuto e sollievo alle sue disgrazie, ma una classe dirigente privilegiata, sorda, avida, non prestava orecchi alle grida di dolore che venivano dal basso continuando nella sua opera scellerata di dissanguamento dello stato e di istituzione di nuovi balzelli che nessuno poteva più sostenere. Sembra quasi lo scenario di oggi, ma chi navigava nel benessere e viveva nei palazzi lontano dalle miserie umane, non pensava neanche lontanamente che il popolo potesse anche stancarsi, poiché “o’ sazio non crede al digiuno” ne potrà mai crederlo e questo vale anche per oggi. Sotto i nostri occhi il popolo, i mass media, le televisioni, tutti parlano di pressione fiscale insopportabile, dell’avanzamento spropositato della soglia di povertà per molte famiglie Italiane, ma nessuno di quelli che vivono sui sacrifici del popolo fino ad oggi ha rinunciato ai suoi privilegi ne ha dato segno di una inversione di rotta, parole solo parole.
Cosa accadde in quel lontano 1789 è storia, il popolo cha ha fame è la peggiore bestia feroce che possa esistere, è un ciclone che può travolgere tutto e tutti, e quando il popolo insorse e prese la Bastiglia, nessuno poté credere a quello che stava avvenendo, poi, sopraggiunse il terrore, la sete di vendetta degli oppressi verso chi aveva infierito contro il popolo, contro chi era stato sordo, le esecuzioni ormai non si contavano più il sangue scorreva a fiumi ma era tardi per tornare indietro si doveva far pulizia, pulizia dei mali del passato affinché non ritornassero.
Il mio consiglio a qualcuno è quello di non sottovalutare gli eventi del passato pensando che oggi non siamo nel 18° secolo e mai nulla di simile potrebbe accadere, forse, come in un sogno potrebbero essere increduli di fronte al verificarsi di eventi dati per impossibili, ma come avvenne allora in caso contrario sarebbe troppo tardi per porre rimedio!


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