venerdì 24 agosto 2012

Ospitalità nei borghi e borghi fioriti.

Forse non tutti i cittadini sammaritani sanno che la nostra città è stata oggetto di un progetto di riqualificazione urbana, finanziato dalla Regione Campania, denominato appunto" Ospitalità nei borghi- borghi fioriti".
Colpa di uno scarso grado di attenzione  ai mutamenti del look cittadino o di un insufficiente impatto sortito da questi interventi di riqualificazione?
Ma, prima di tutto, in che cosa consisteva questo progetto ed in che modo lo stesso poteva e doveva dispiegare i suoi effetti benefici?
Tale progetto, che coinvolge varie regioni oltre la Campania, si pone anzitutto  l'obiettivo di  valorizzare turisticamente le aree dell’entroterra, contrastando, attraverso lo sviluppo turistico, l’abbandono dei borghi, di  sviluppare ospitalità e accoglienza di qualità nelle forme più consone alla storia ed alla geografia delle aree interne sviluppando  la tendenza ad utilizzare il borgo quale scenario naturale per l’espressione delle più diverse forme artistiche (cortometraggi, eventi letterari,artisti di strada,eventi teatrali, ecc).
Ovviamente a questo tipo di risultato è possibile pervenire, operando su strade e piani diversi ma paralleli che convergono, quindi, e tendono allo stesso obiettivo.
 Tra le tantissime iniziative possibili (  ricognizione ed inserimento dei  borghi nell’ambito di itinerari storico culturale; organizzazione di iniziative di sensibilizzazione diffusa rivolta a tutte le componenti della popolazione locale, in particolare scolaresche, operatori turistici, associazioni, finalizzata alla conoscenza del proprio territorio;segnaletica e cartellonistica; illuminazione scenografica anche con tecnologie a risparmio energetico;opere di riqualificazione architettonica; sistemazione di spazi a verde ed arredo urbano;attivazione di forme di collaborazione tra le pubbliche amministrazioni , organizzazioni agricole e privati cittadini per la realizzazione e la manutenzione di “punti fioriti” significativi per collocazione e qualità, ecc.)  a S. Maria C. V. si è preferito optare per " interventi localizzati nel cosiddetto "Borgo San Lorenzo", ed in particolare il tratto di Via Alessio Simmaco Mazzocchi che si estende da Piazza Mazzini (già Piazza Mercato) a Piazza Matteotti (già Piazza Maggiore), prevedente una spesa complessiva di €. 70.000,00".
Immagino che non pochi tra i pochi ( scusate il bisticcio di parole) lettori di questo blog dovranno ammettere a se stessi di non conoscere l'esistenza di un borgo ( che credeva altra cosa) all'interno della città; ma tant'è, se serve a migliorare la qualità della vita!
Ma, in concreto, in che cosa sono consistiti questi interventi? Risposta ovvia: andate al borgo San Lorenzo e fugherete i vostri interrogativi.
Rimane il mistero del perché il progetto si chiami " Borghi fioriti" , dato che credevo, ingenuamente, potesse riferirsi alla creazione di aree a verde, piani di colore, recupero dell’estetica e dell’accoglienza dei luoghi, della creazione, insomma, delle condizioni affinché il borgo in questione possa avere titolo per l'inserimento  nel circuito regionale Fior fior di Borghi in adesione al circuito europeo dei “Villaggi fioriti”.
P. S. 
Per dovere di cronaca rimarco che non tutti i 70.000 Euro sono stati spesi per i prefati interventi, ma  ben 5.500 € sono andati al professionista che li ha elaborati e progettati mentre 1.280€ sono andati al Direttore dei lavori che è anche dipendente comunale (!) ( Fonte Determina n° 645 del 24.11.2011 a firma del dott. Ing. F. Biondi)
E intanto a Roma si parla ( bla,bla,bla) di spending review, mentre si bloccano gli stipendi, le pensioni, si aumenta la benzina e via di questo passo....


Forse non tutti i cittadini sammaritani sanno che la nostra città è stata oggetto di un progetto di riqualificazione urbana, finanziato dalla Regione Campania, denominato appunto" Ospitalità nei borghi- borghi fioriti".
Colpa di uno scarso grado di attenzione  ai mutamenti del look cittadino o di un insufficiente impatto sortito da questi interventi di riqualificazione?
Ma, prima di tutto, in che cosa consisteva questo progetto ed in che modo lo stesso poteva e doveva dispiegare i suoi effetti benefici?
Tale progetto, che coinvolge varie regioni oltre la Campania, si pone anzitutto  l'obiettivo di  valorizzare turisticamente le aree dell’entroterra, contrastando, attraverso lo sviluppo turistico, l’abbandono dei borghi, di  sviluppare ospitalità e accoglienza di qualità nelle forme più consone alla storia ed alla geografia delle aree interne sviluppando  la tendenza ad utilizzare il borgo quale scenario naturale per l’espressione delle più diverse forme artistiche (cortometraggi, eventi letterari,artisti di strada,eventi teatrali, ecc).
Ovviamente a questo tipo di risultato è possibile pervenire, operando su strade e piani diversi ma paralleli che convergono, quindi, e tendono allo stesso obiettivo.
 Tra le tantissime iniziative possibili (  ricognizione ed inserimento dei  borghi nell’ambito di itinerari storico culturale; organizzazione di iniziative di sensibilizzazione diffusa rivolta a tutte le componenti della popolazione locale, in particolare scolaresche, operatori turistici, associazioni, finalizzata alla conoscenza del proprio territorio;segnaletica e cartellonistica; illuminazione scenografica anche con tecnologie a risparmio energetico;opere di riqualificazione architettonica; sistemazione di spazi a verde ed arredo urbano;attivazione di forme di collaborazione tra le pubbliche amministrazioni , organizzazioni agricole e privati cittadini per la realizzazione e la manutenzione di “punti fioriti” significativi per collocazione e qualità, ecc.)  a S. Maria C. V. si è preferito optare per " interventi localizzati nel cosiddetto "Borgo San Lorenzo", ed in particolare il tratto di Via Alessio Simmaco Mazzocchi che si estende da Piazza Mazzini (già Piazza Mercato) a Piazza Matteotti (già Piazza Maggiore), prevedente una spesa complessiva di €. 70.000,00".
Immagino che non pochi tra i pochi ( scusate il bisticcio di parole) lettori di questo blog dovranno ammettere a se stessi di non conoscere l'esistenza di un borgo ( che credeva altra cosa) all'interno della città; ma tant'è, se serve a migliorare la qualità della vita!
Ma, in concreto, in che cosa sono consistiti questi interventi? Risposta ovvia: andate al borgo San Lorenzo e fugherete i vostri interrogativi.
Rimane il mistero del perché il progetto si chiami " Borghi fioriti" , dato che credevo, ingenuamente, potesse riferirsi alla creazione di aree a verde, piani di colore, recupero dell’estetica e dell’accoglienza dei luoghi, della creazione, insomma, delle condizioni affinché il borgo in questione possa avere titolo per l'inserimento  nel circuito regionale Fior fior di Borghi in adesione al circuito europeo dei “Villaggi fioriti”.
P. S. 
Per dovere di cronaca rimarco che non tutti i 70.000 Euro sono stati spesi per i prefati interventi, ma  ben 5.500 € sono andati al professionista che li ha elaborati e progettati mentre 1.280€ sono andati al Direttore dei lavori che è anche dipendente comunale (!) ( Fonte Determina n° 645 del 24.11.2011 a firma del dott. Ing. F. Biondi)
E intanto a Roma si parla ( bla,bla,bla) di spending review, mentre si bloccano gli stipendi, le pensioni, si aumenta la benzina e via di questo passo....



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