martedì 21 febbraio 2012

Il primo e gli ultimi.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato in visita ufficiale in Sardegna. Durante l’incontro con il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, fuori dal comune infiammava la protesta contro il Capo dello Stato, contestato duramente da centinaia di manifestanti dei movimenti sardi al grido di “presidente delle banche e dei bancari”.
Successivamente Napolitano nel suo discorso sdrammatizzava sull’accaduto dicendo non rappresento le banche, ha dichiarato inoltre: “Io sarò accanto a chiunque darà il suo apporto a questo sforzo collettivo di rilancio dell’Italia e della costruzione di una nuova Europa”
Caro Napolitano, costruire l’Europa degli altri ma non quella di tutti sacrificando la propria patria e i propri connazionali non è accettabile. Signor Presidente, se Lei è il primo degli Italiani, noi purtroppo non siamo più nemmeno gli ultimi, le differenze sociali che ci separano sono ormai equivalenti agli anni luce, gli uomini dignitosi di questa Nazione non penso si sentano ancora rappresentati sia da Lei che da questo governo.
Napolitano crede forse che gli Italiani siano rincoglioniti? Lui un vecchio comunista non solo non ha fatto la benché minima opposizione alle varie misure che affossano lo stato sociale e i lavoratori, ma non ha speso nemmeno una parola di conforto per la classe operaia ed in ultimo sta appoggiando ancora questo governo che oggi, dichiarando che riformerà la carta del lavoro anche senza l’accordo con le parti sociali si impone a vero e proprio governo dittatoriale.
Italia svegliati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato in visita ufficiale in Sardegna. Durante l’incontro con il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, fuori dal comune infiammava la protesta contro il Capo dello Stato, contestato duramente da centinaia di manifestanti dei movimenti sardi al grido di “presidente delle banche e dei bancari”.
Successivamente Napolitano nel suo discorso sdrammatizzava sull’accaduto dicendo non rappresento le banche, ha dichiarato inoltre: “Io sarò accanto a chiunque darà il suo apporto a questo sforzo collettivo di rilancio dell’Italia e della costruzione di una nuova Europa”
Caro Napolitano, costruire l’Europa degli altri ma non quella di tutti sacrificando la propria patria e i propri connazionali non è accettabile. Signor Presidente, se Lei è il primo degli Italiani, noi purtroppo non siamo più nemmeno gli ultimi, le differenze sociali che ci separano sono ormai equivalenti agli anni luce, gli uomini dignitosi di questa Nazione non penso si sentano ancora rappresentati sia da Lei che da questo governo.
Napolitano crede forse che gli Italiani siano rincoglioniti? Lui un vecchio comunista non solo non ha fatto la benché minima opposizione alle varie misure che affossano lo stato sociale e i lavoratori, ma non ha speso nemmeno una parola di conforto per la classe operaia ed in ultimo sta appoggiando ancora questo governo che oggi, dichiarando che riformerà la carta del lavoro anche senza l’accordo con le parti sociali si impone a vero e proprio governo dittatoriale.
Italia svegliati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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