domenica 3 aprile 2011

La tendopoli Sammaritana. Tra ostilità ( tanta) e solidarietà( poca).

Fiumi di parole e commenti ad iosa si stanno sprecando in questi giorni circa la imminente occupazione della tendopoli creata nello spazio della protezione civile attiguo alla caserma "Andolfato" di S. Maria C. V. da parte di persone extracomunitarie provenienti dall'isola di Lampedusa.
Quante sono queste persone? Ma, sopratutto, chi sono queste persone? Immigrati clandestini, rifugiati, profughi o cos'altro ancora? Quanto tempo resteranno nella tendopoli? Ne verranno altri dopo di loro?
Credo che, almeno per un pò, queste domande rimarranno insolute.
Chi ha la pazienza di frequentare questo blog conosce bene la mia posizione " critica" nei confronti dell'attuale governo e soprattutto del suo Presidente del Consiglio; questa volta però le mie considerazioni investono più la società civile che la classe politica, incapace, tanto per cambiare, di governare fenomeni appena fuori dall'ordinarietà.
Girando in città si avverte la netta sensazione di una aperta ostilità nei confronti di chi, a seguito di un processo popolare senza difesa, è stato etichettato delinquente, ladro, stupratore e chi più ne ha più ne metta. Nello stesso momento storico in cui il governo si sforza con misure di vario tipo di evitare processi e galera a malfattori si processa e si condanna un intero popolo, colpevole di voler fuggire da un futuro fatto di stenti e di miserie.
Ma dove dichiarano di voler andare questi disperati? In Francia soprattutto, in Germania, in Belgio, in Europa cioè. Ed allora finiamola di piangerci addosso, facciamola finita con questi piagnistei, quasi che gli immigrati clandestini li avessimo solo noi! Non sappiamo gestirli come gli altri partners Europei, ecco tutto! Siamo bravi solo a lamentarcene, salvo utilizzarli per lavori umilianti che noi Italiani non siamo più disposti a fare. Certo, tra loro vi saranno anche delinquenti che dovremo rispedire nelle loro patrie galere, così come dovremo rimpatriare anche quegli immigrati clandestini che non possiamo sostenere; ma niente e nessuno ci autorizza a trattarli, in attesa del rimpatrio, come bestie al macello! Berlusconi ha detto che siamo un popolo cattolico: ebbene dimostriamolo con i fatti!
A margine noto, con piacere, che la maggior parte dei politici locali, seppur con la cautela che il caso e l'opinione pubblica richiede, si è espressa a favore di un umano trattamento di questi nostri fratelli africani in attesa di un loro rientro a casa, uno in particolare ha dimostrato di possedere la caratura ed il carisma per poter degnamente occupare la carica di primo cittadino, mentre " surreale" mi è apparsa la dichiarazione di chi si è esclusivamente preoccupato della ricaduta in termini delinquenziali della presenza di queste persone. " Surreale" per due motivi: il primo perché lascia trasparire una sorta di velato razzismo originata dall'ignoranza sia delle modalità con le quali queste persone saranno obbligate a stazionare nella tendopoli sia dalle condizioni morali ed etiche delle stesse ed il secondo perché chi si è espresso in tal senso lucra lavorativamente sulla numerosa e " danarosa" presenza di malavita locale, salvo che abbia riflettuto sulle miserrime condizioni dei delinquenti " in pectore" non in grado di soddisfare le sue esigenti richieste.
Esorto, quindi, chi mi legge a veicolare il messaggio che, fin tanto che questi stranieri soggiorneranno sul nostro territorio, essi dovranno godere di un trattamento almeno " umano"!
Un ultima domanda provocatoria vorrei lanciarla a chi dissente in parte dalle mie considerazioni: Cosa sarebbe successo se questa emergenza umanitaria fosse successa con la sinistra al governo? Quanti, al contrario del sottoscritto, ne avrebbero addebitata la responsabilità al governo in carica?

Fiumi di parole e commenti ad iosa si stanno sprecando in questi giorni circa la imminente occupazione della tendopoli creata nello spazio della protezione civile attiguo alla caserma "Andolfato" di S. Maria C. V. da parte di persone extracomunitarie provenienti dall'isola di Lampedusa.
Quante sono queste persone? Ma, sopratutto, chi sono queste persone? Immigrati clandestini, rifugiati, profughi o cos'altro ancora? Quanto tempo resteranno nella tendopoli? Ne verranno altri dopo di loro?
Credo che, almeno per un pò, queste domande rimarranno insolute.
Chi ha la pazienza di frequentare questo blog conosce bene la mia posizione " critica" nei confronti dell'attuale governo e soprattutto del suo Presidente del Consiglio; questa volta però le mie considerazioni investono più la società civile che la classe politica, incapace, tanto per cambiare, di governare fenomeni appena fuori dall'ordinarietà.
Girando in città si avverte la netta sensazione di una aperta ostilità nei confronti di chi, a seguito di un processo popolare senza difesa, è stato etichettato delinquente, ladro, stupratore e chi più ne ha più ne metta. Nello stesso momento storico in cui il governo si sforza con misure di vario tipo di evitare processi e galera a malfattori si processa e si condanna un intero popolo, colpevole di voler fuggire da un futuro fatto di stenti e di miserie.
Ma dove dichiarano di voler andare questi disperati? In Francia soprattutto, in Germania, in Belgio, in Europa cioè. Ed allora finiamola di piangerci addosso, facciamola finita con questi piagnistei, quasi che gli immigrati clandestini li avessimo solo noi! Non sappiamo gestirli come gli altri partners Europei, ecco tutto! Siamo bravi solo a lamentarcene, salvo utilizzarli per lavori umilianti che noi Italiani non siamo più disposti a fare. Certo, tra loro vi saranno anche delinquenti che dovremo rispedire nelle loro patrie galere, così come dovremo rimpatriare anche quegli immigrati clandestini che non possiamo sostenere; ma niente e nessuno ci autorizza a trattarli, in attesa del rimpatrio, come bestie al macello! Berlusconi ha detto che siamo un popolo cattolico: ebbene dimostriamolo con i fatti!
A margine noto, con piacere, che la maggior parte dei politici locali, seppur con la cautela che il caso e l'opinione pubblica richiede, si è espressa a favore di un umano trattamento di questi nostri fratelli africani in attesa di un loro rientro a casa, uno in particolare ha dimostrato di possedere la caratura ed il carisma per poter degnamente occupare la carica di primo cittadino, mentre " surreale" mi è apparsa la dichiarazione di chi si è esclusivamente preoccupato della ricaduta in termini delinquenziali della presenza di queste persone. " Surreale" per due motivi: il primo perché lascia trasparire una sorta di velato razzismo originata dall'ignoranza sia delle modalità con le quali queste persone saranno obbligate a stazionare nella tendopoli sia dalle condizioni morali ed etiche delle stesse ed il secondo perché chi si è espresso in tal senso lucra lavorativamente sulla numerosa e " danarosa" presenza di malavita locale, salvo che abbia riflettuto sulle miserrime condizioni dei delinquenti " in pectore" non in grado di soddisfare le sue esigenti richieste.
Esorto, quindi, chi mi legge a veicolare il messaggio che, fin tanto che questi stranieri soggiorneranno sul nostro territorio, essi dovranno godere di un trattamento almeno " umano"!
Un ultima domanda provocatoria vorrei lanciarla a chi dissente in parte dalle mie considerazioni: Cosa sarebbe successo se questa emergenza umanitaria fosse successa con la sinistra al governo? Quanti, al contrario del sottoscritto, ne avrebbero addebitata la responsabilità al governo in carica?

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4 Comments:

Anonimo dice...

Se noi non li vogliamo, perché scandalizzarsi se anche i Francesi li rifiutano?
Pensiamo di essere più furbi di loro?

European citizen dice...

Noi Italiani ci ricordiamo dell'Europa solo quando ci fa comodo.

mario dice...

io!!!
ma come avresti pensato di ospitarli queste persone?
francesi ed atri in europa non li vogliono tutti questi nordafricani che girano senza documenti e senza mete per le loro terre.
e soprattutto, come ascoltavo poco fa, qualcuno del governo libico di gheddafi ricordava all'italia degli interessi che essa ha in libia!
intressi che non sno slo d berluscni e c. ma di aziende italiane.
saluti
mario

mascia dice...

L'Italia è famosa in tutto il mondo per la sua ospitalità,per il suo grande cuore,per la sua umanità,per......
Ostilità.. tanta?Solidarietà...poca?
mah!!!
Come popolo a maggioranza cattolico la solidarietà e la misericordia dovrebbero far parte del nostro credo ma aggiungo anche,speriamo che il Signore ci aiuti tutti......perchè in un paese basato su regole e leggi la convivenza non dovrebbe essere difficile ma in un paese come il nostro....
beh!!!!lascio a voi tutte le considerazioni del caso,tenendo conto che tra i connazionali stessi regna un clima di ostilità e "razzismo"!!!!

Per non dimenticarli!

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