mercoledì 16 febbraio 2011

La terra dei fuochi.


Aderiamo tutti!

Non molti sapranno che la terra dei fuochi è quella zona martoriata che comprende la province di Caserta e Napoli oggetto di tanti, troppi, sversamenti illegali, ai quali, non di rado, viene dato fuoco per disperderne le tracce!E' la nostra terra: quell'ager campanus che gli antichi Romani solavano definire " felix" a causa proprio della sua fertilità e fecondità.
Com'è ridotta oggi? Come abbiamo contribuito a ridurla in tal modo con i nostri silenzi e le nostre complicità dettate dalla paura e dal nostro scarso senso civico?E' ora di invertire la tendenza, è ora di riappropriarci della nostra terra, è ora di far sentire la nostra voce, quella voce troppo spesso rimasta in gola, perché abbiamo l'obbligo di vivere in modo dignitoso ed onorevole, perché abbiamo l'obbligo di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo creato. Ma meglio delle mie dicono le parole del sito terra dei fuochi che vi invito a visitare e seguire."Per la nostra terra attraversata da fiumi avvelenati, scavata per far posto a rifiuti tossici provenienti da chi sa dove e seppelliti ovunque;
per dare voce ad un territorio soffocato dai roghi che bruciano ogni cosa senza controllo;
per chi è rassegnato alla paura, paura di quello che mangia, beve, respira;
per chi, invece, non conosce la parola rassegnazione;
per noi che viviamo in questo posto difficile, ma anche per chi non ci vive;
per raccontare il sentimento di appartenenza a questo sud , non diverso da altri sud del mondo , ma non per questo meno doloroso per noi che lo abitiamo;
per amore della verità vera, che smaschera i traffici e gli stereotipi che ci condannano in questo girone infernale della presunta “emergenza rifiuti”, di cui si nutrono malavita e politica allo stesso modo;
perché restare ad aspettare indifferenti, adesso che sappiamo, non è giusto;
perché non c’è niente da aspettare;
perché è qui, in questa terra, che vogliamo rimanere e resistere, con la nostra musica, la nostra lingua, l’arte, la cultura in cui siamo cresciuti;
perché la Terra, e l’Acqua, e l’Aria sono di tutti quelli che le amano, basta lasciarle in pace, invertire la rotta, fermare lo scempio”.


Aderiamo tutti!

Non molti sapranno che la terra dei fuochi è quella zona martoriata che comprende la province di Caserta e Napoli oggetto di tanti, troppi, sversamenti illegali, ai quali, non di rado, viene dato fuoco per disperderne le tracce!E' la nostra terra: quell'ager campanus che gli antichi Romani solavano definire " felix" a causa proprio della sua fertilità e fecondità.
Com'è ridotta oggi? Come abbiamo contribuito a ridurla in tal modo con i nostri silenzi e le nostre complicità dettate dalla paura e dal nostro scarso senso civico?E' ora di invertire la tendenza, è ora di riappropriarci della nostra terra, è ora di far sentire la nostra voce, quella voce troppo spesso rimasta in gola, perché abbiamo l'obbligo di vivere in modo dignitoso ed onorevole, perché abbiamo l'obbligo di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo creato. Ma meglio delle mie dicono le parole del sito terra dei fuochi che vi invito a visitare e seguire."Per la nostra terra attraversata da fiumi avvelenati, scavata per far posto a rifiuti tossici provenienti da chi sa dove e seppelliti ovunque;
per dare voce ad un territorio soffocato dai roghi che bruciano ogni cosa senza controllo;
per chi è rassegnato alla paura, paura di quello che mangia, beve, respira;
per chi, invece, non conosce la parola rassegnazione;
per noi che viviamo in questo posto difficile, ma anche per chi non ci vive;
per raccontare il sentimento di appartenenza a questo sud , non diverso da altri sud del mondo , ma non per questo meno doloroso per noi che lo abitiamo;
per amore della verità vera, che smaschera i traffici e gli stereotipi che ci condannano in questo girone infernale della presunta “emergenza rifiuti”, di cui si nutrono malavita e politica allo stesso modo;
perché restare ad aspettare indifferenti, adesso che sappiamo, non è giusto;
perché non c’è niente da aspettare;
perché è qui, in questa terra, che vogliamo rimanere e resistere, con la nostra musica, la nostra lingua, l’arte, la cultura in cui siamo cresciuti;
perché la Terra, e l’Acqua, e l’Aria sono di tutti quelli che le amano, basta lasciarle in pace, invertire la rotta, fermare lo scempio”.

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1 Comment:

VENEZIANO dice...

Caro Michele, come è stato possibile ridurre questa parte del sud in una discarica? Troppi silenzi e nostro scarso senso civico, la camorra come unico gestore della cosa pubblica,i politici a tenere buona la gente. Non è mai troppo tardi per invertire questo stato di cose e prendere in mano il nostro destino riappropriandoci della nostra terra che è l'unica che abbiamo. Si aderiamo tutti all'iniziativa. Un saluto

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)