lunedì 23 agosto 2010

Il partito dei voltagabbana


Che strano paese è questo nel quale un politico può, a mandato elettorale in corso, decidere di cambiare casacca senza alcun riguardo per coloro che lo avevano scelto,designandolo quale loro rappresentante.
E poco importa se questo mercato delle vacche si conclude con il passaggio ad altra formazione contigua, alleata o comunque non fiera avversaria, quanto il più delle volte questi spergiuri decidono di schierarsi tra coloro che fino a poco prima avevano inveteratamente accusato di ogni genere di nefandezze.
L'infimo livello raggiunto dai nostri politici ha fatto sì che si pensasse ad una qualche legge che vietasse esplicitamente i cd " ribaltoni" impedendo di fatto il passaggio ad altre formazioni politiche nel corso del mandato elettorale!
E' come fare apposta, che so io, una legge che obblighi i carabinieri a non diventare delinquenti!
Un caso su tutti è quello dell'Assessore regionale Sommese, presente sia nell'amministrazione Bassolino che in quella Caldoro; ed allora una domanda si impone: se ci pone come alternativi al governo al quale si subentra, come si può tollerare che un esponente di quella compagine, tanto aspramente criticata in campagna elettorale, diventi improvvisamente proficuo al punto di non poterne dare a meno?
Capisco il gioco delle alleanze, ma non c'erano tra l'Udc, nelle quali file è trasmigrato dal PD il buon Sommese, persone in grado di coprire la poltrone di Assessore regionale?
Allora, deduco, un politico viene valutato non per quello che effettivamente è e per quello che ha o non ha fatto ma in base a quale schieramento appartenga, avendo riguardo non al colore od alle ideologie politiche ma al solo fatto che si tratta di uno schieramento che governa o che sta all'opposizione.
In altre parole vi sono politici che, per loro indole, debbono necessariamente stare con i più forti ed avere il potere per poter perpetuare la loro permanenza sui seggi che contano: il potere utilizzato, cioè, solo ed esclusivamente per alimentare se stesso.
E noi cittadini? Noi stiamo a guardare, beandoci nelle soap-opere che il padrone del vapore ci propina senza risparmia, facendoci credere che tutto va bene e che i soli problemi del paese sono i suoi personali con una masnada di talebani e comunisti che non lo hanno riconosciuto quale "unto" del signore.
Noi cittadini siamo anche capaci di votare più e più volte la stessa persona, anche se questa si presenta ogni volta in un partito diverso; ed allora a cosa vale avere e credere in ideali che prescindono dalle persone, se, tanto, vincono sempre loro?
A che serve dire che l'italiano è un popolo maturo e civile quando bastano due cene o qualche moneta da 50 euro per raggranellare una montagna di voti? Ricordate l'On. Vito, mister 100.000 preferenze? Perché era cosi popolare? Per quale iniziativa si è distinto?
O tempora, o mores, avrebbe detto Cicerone!


Che strano paese è questo nel quale un politico può, a mandato elettorale in corso, decidere di cambiare casacca senza alcun riguardo per coloro che lo avevano scelto,designandolo quale loro rappresentante.
E poco importa se questo mercato delle vacche si conclude con il passaggio ad altra formazione contigua, alleata o comunque non fiera avversaria, quanto il più delle volte questi spergiuri decidono di schierarsi tra coloro che fino a poco prima avevano inveteratamente accusato di ogni genere di nefandezze.
L'infimo livello raggiunto dai nostri politici ha fatto sì che si pensasse ad una qualche legge che vietasse esplicitamente i cd " ribaltoni" impedendo di fatto il passaggio ad altre formazioni politiche nel corso del mandato elettorale!
E' come fare apposta, che so io, una legge che obblighi i carabinieri a non diventare delinquenti!
Un caso su tutti è quello dell'Assessore regionale Sommese, presente sia nell'amministrazione Bassolino che in quella Caldoro; ed allora una domanda si impone: se ci pone come alternativi al governo al quale si subentra, come si può tollerare che un esponente di quella compagine, tanto aspramente criticata in campagna elettorale, diventi improvvisamente proficuo al punto di non poterne dare a meno?
Capisco il gioco delle alleanze, ma non c'erano tra l'Udc, nelle quali file è trasmigrato dal PD il buon Sommese, persone in grado di coprire la poltrone di Assessore regionale?
Allora, deduco, un politico viene valutato non per quello che effettivamente è e per quello che ha o non ha fatto ma in base a quale schieramento appartenga, avendo riguardo non al colore od alle ideologie politiche ma al solo fatto che si tratta di uno schieramento che governa o che sta all'opposizione.
In altre parole vi sono politici che, per loro indole, debbono necessariamente stare con i più forti ed avere il potere per poter perpetuare la loro permanenza sui seggi che contano: il potere utilizzato, cioè, solo ed esclusivamente per alimentare se stesso.
E noi cittadini? Noi stiamo a guardare, beandoci nelle soap-opere che il padrone del vapore ci propina senza risparmia, facendoci credere che tutto va bene e che i soli problemi del paese sono i suoi personali con una masnada di talebani e comunisti che non lo hanno riconosciuto quale "unto" del signore.
Noi cittadini siamo anche capaci di votare più e più volte la stessa persona, anche se questa si presenta ogni volta in un partito diverso; ed allora a cosa vale avere e credere in ideali che prescindono dalle persone, se, tanto, vincono sempre loro?
A che serve dire che l'italiano è un popolo maturo e civile quando bastano due cene o qualche moneta da 50 euro per raggranellare una montagna di voti? Ricordate l'On. Vito, mister 100.000 preferenze? Perché era cosi popolare? Per quale iniziativa si è distinto?
O tempora, o mores, avrebbe detto Cicerone!


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