lunedì 31 ottobre 2011

Saggezza popolare

a lavà 'a capa o ciuccio se perde tiempo acqua e sapone!

sabato 29 ottobre 2011

Attese autunnali 3

Nel giorno della luna ci sarà il responso!

giovedì 27 ottobre 2011

La morte del lavoro (e dei lavoratori)

Guardateli bene, tutti questi personaggi, politici (da sinistra a destra) e sindacalisti sono stati gli artefici materiali negli ultimi anni della distruzione del mondo del lavoro e del cestinamento dei diritti sindacali conquistati negli ultimi 200 anni.


Loro, godono di privilegi enormi che non meritano ed ai quali non vogliono rinunciare, spero tanto che gli Italiani a seguito dell'ultima batosta del governo si ravvedano e tratte finalmente le loro conclusioni si comportino di conseguenza, buona fortuna a tutti!

mercoledì 26 ottobre 2011

Attese 2

I vecchi giardini al Duomo, disarmati non si sà perchè ( o forse si! ) dall'Amministrazione Iodice.

domenica 23 ottobre 2011

Fine di un tiranno

Anche se di impatto, ho ritenuto opportuno mostrare questa foto della fine del tiranno Gheddafi che per 40 anni ha tolto tutto al suo popolo.

Caro Robin hood, chi è nel giusto, anche se fa una rivoluzione a metà getta le fondamenta affinchè possa essere ripristinato uno stato di diritto, i dittatori e gli ingiusti sono destinati a fare tutti la stessa fine, non vi è uno solo in tutta la storia dell'umanità che abbia potuto godere per sempre di quello che sottraeva agli altri senza arrivare alla resa dei conti.


Attese



Il tempo scorre lento ed inesorabile, ma da modo di pensare e riflettere serenamente sui nostri errori.

venerdì 21 ottobre 2011

Riflessioni introspettive.

Ogni tanto occorre "resettare" la mente e liberarla dal continuo stress di pensieri e preoccupazioni che l'affliggono.
Per di più, periodicamente è opportuno riflettere sulla nostra condotta di vita e sulle eventuali correzioni da approntare: è quel che mi accingo a fare.
Stacco, per qualche giorno la spina, lasciandovi nelle mani di chi collabora a questo spazio virtuale.
Buon week-end a tutti!

Il sottile filo dell'inconsapevolezza

Sospesa , cammino sul filo sottile dell'inconsapevolezza cercando di riuscire a capire se quello che sembra.... è effettivamente quello che dovrebbe essere.
Noi siamo o ci accontentiamo di essere quello che gli altri vorrebbero che fossimo?
Possediamo una conoscenza effettiva o siamo solo convinti di sapere?
Limitando la nostra capacità di essere pensanti, riduciamo la nostra capacità di pensiero solo alle informazioni che ci vengono trasmesse,nutrendoci così solo di una conoscenza approssimativa che ci fa rimanere nella mediocrità di umili pensieri? oppure, cerchiamo affannosamente di capire cosa ci porta ad essere ciò che siamo ovvero il prodotto autentico del lavoro introspettivo, derivante dal discernimento graduale delle azioni compiute nel percorso dell'esistenza e formazione culturale ?
Su quel filo ideologico, cammino nella mera convinzione che spesso non sappiamo scavare oltre quello che riusciamo ad immagazzinare ......indifferenti ed inattivi, osserviamo e lasciamo scorrere la nostra vita nella staticità, senza far nulla, senza muover dito o proferir parola, accettando solo quello che ci viene somministrato quotidianamente da istruttori che, propinano solo quello che è dato sapere.
Da questo mia riflessione... mi configuro tra la massa...tra i più ed allora, mi ergo sulle punte, per ampliare la mia visione e scavalco con lo sguardo della curiosa conoscenza, quello scoglio gigantesco ,che offusca la visuale.
Se tutto ciò fosse una manovra per farci restare ad uno stadio di non-conoscenza ,in modo tale da rimanere tutto invariato?
Gli uomini ,in tal modo,non si renderebbero conto delle loro potenzialità effettive.
Uscire dalla mediocrità significherebbe quindi far spaziare la mente rendendola libera dai limiti umani ,dalle costrizioni psicologiche,in modo da scorgere la verità......... divenuti pertanto padroni della libertà mentale si diventerebbe così poco assoggettabili a chi vuole ottenere e far subire un potere di supremazia.

Tratto dal blog di Mascia Agresti:

giovedì 20 ottobre 2011

INTERVALLO



martedì 18 ottobre 2011

Il Ragioniere ha detto......

Ieri diceva il Ragioniere che forse i tempi sono maturi per poter far di conto..........sarà vero? Una cosa è certa, ogni esercizio che si rispetti deve far tornare i propri conti!

domenica 16 ottobre 2011

Cos'è la "Malvagità"

Vi siete chiesti cos'è la malvagità o chi può definirsi malvagio? Parola grossa è! ma analizziamo bene partendo dalla furbizia o come oggi si direbbe, ( scusate non è il mio linguaggio ma la devo dire proprio così altrimenti non renderebbe la giusta idea del concetto che vado ad esprimere) "la cazzimma" se manifestata in piccole dosi può essere una forma di difesa dell'individuo, ma quando è presente in grosse quantità e viene usata in ogni occasione è già sintomo di cattiveria acuta.


Questa dote se portata ai massimi livelli ed usata come arma per raggiungere tutti i traguardi in modo premeditato a discapito di altri individui che posseggono un bagaglio culturale ed umano maggiore del cazzimmoso crea seri danni alla società che ne paga le conseguenze, il cazzimmoso, senza farsi il benchè minimo scrupolo gode per il risultato ottenuto e nel momento in cui ha la spudoratezza di incominciare a fare anche pubblico vanto di quello che riesce a mettere in piedi con la sua disumana dote, ecco allora siamo giunti al grado di malvagità.


venerdì 14 ottobre 2011

Oscure presenze

Pare che nel castello del regno oggi è stata avvistata una oscura presenza, chi dice che fosse un fantasma, chi un ectoplasma, chi uno zombie, niente paura, l'esorcista è già stato avvisato

giovedì 13 ottobre 2011

Visite fiscali, regime della reperibilità ed assenze per accertamenti diagnostici/specialistici.

Questa la nuova disciplina:
Visite fiscali
Il testo previgente all'approvazione dell'art.16 , comma 9, del d.l. 98/2011, convertito nella legge n. 111/2011 che ha modificato l'art. 55 septies del d. lgs. 165/2001,prevedeva un obbligo generalizzato di disporre visite fiscali, anche per un solo giorno di assenza per malattia, salvo l’impedimento dovuto a “esigenze funzionali e organizzative”. Il testo è stato, ora, superato dalla novella di cui sopra che, sostituendo il comma 5 dell’art.55 septies del d.lgs. 165/2001, ha circoscritto l’obbligo di disporre la visita fiscale fin dal primo giorno qualora l’assenza stessa si verifichi nelle giornate immediatamente precedenti o successive a quelle non lavorative; in tutti gli altri casi è prevista una valutazione discrezionale circa l’opportunità di disporre la visita fiscale in relazione alla sua finalità ed ai suoi presupposti. La finalità cui è preordinata la visita fiscale è stata esplicitata dalla norma nella prevenzione e nel contrasto all’assenteismo. Parimenti, i presupposti che rendono opportuna la decisione di avvalersi del controllo fiscale, sono la condotta complessiva del dipendente – individuata in base ad elementi oggettivi – e gli oneri connessi all’effettuazione della visita. In sostanza, la valutazione discrezionale circa la necessità di disporre la visita fiscale è il frutto di una comparazione di interessi tra l’onere finanziario che essa comporta e la finalità del contrasto all’assenteismo cui essa è predisposta e per la quale sussiste, tra l’altro, una esplicita responsabilità dirigenziale (art. 55 sexies d. lgs. 165/2001).

Regime della reperibilità.
In merito al regime della reperibilità alla visita fiscale, il nuovo comma 5 bis dell’art. 55 septies del d. lgs. 165/2001 conferma che le fasce di reperibilità entro le quali possono essere effettuate le visite fiscali e durante le quali il dipendente è tenuto a farsi trovare presso il proprio domicilio sono stabilite con decreto del Ministro per la P.A. e l’Innovazione; attualmente sono in vigore quelle determinate con D.M. n.206 del 18.12.2009, fissate dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00 .Sono rimaste immutate le cause di esenzione dal suddetto regime di reperibilità.Lo stesso comma 5 bis richiama all’obbligo per il dipendente di comunicare preventivamente all’amministrazione la necessità di doversi assentare dal domicilio durante le predette fasce di reperibilità, a causa di:
1. visite mediche;
2. prestazioni specialistiche;
3. accertamenti diagnostici;
4. altri “giustificati motivi”.
In tutti questi casi il dirigente responsabile può richiedere la documentazione giustificativa dell’assenza dal domicilio e il dipendente deve essere sempre in grado di poterla fornire. La documentazione dovrà consistere, nei primi tre casi, nell’attestazione del medico o della struttura, anche privati, che ha effettuato la prestazione. Nei casi di assenza per “giustificati motivi”- documentabili anche con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà purchè quest’ultima attenga a fatti, stati o qualità personali verificabili dall’Amministrazione sulla base degli stessi elementi che il dipendente è tenuto a produrre - , il dirigente dovrà anche valutare se i motivi stessi siano “giustificabili” in relazione alle circostanze concrete del caso.
E’ confermata, in caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale, l’applicazione dell’articolo 5, comma 14, del d.l. n. 463/1983, convertito nella legge n. 638/83, che commina una specifica sanzione riguardante il trattamento economico, ferma restando la possibilità di applicazione di eventuale sanzione disciplinare in presenza dei presupposti e a seguito del relativo procedimento.

Assenze per visite specialistiche.
Il nuovo comma 5 ter dell’art. 55 septies del d. lgs. 165/2001 introduce la fattispecie dell’assenza per malattia dovuta a visite/terapie/prestazioni specialistiche/esami diagnostici, prevedendo un regime speciale rispetto a quello ordinario della malattia previsto nel comma 1 del citato art. 55 septies. Pertanto, alla luce del nuovo quadro normativo, si riassumono i presupposti caratterizzanti la nuova fattispecie:
- non è più richiesta alcuna attestazione preventiva circa la necessità della prestazione;
- non è più obbligatoria, solo in tale fattispecie, la presentazione di certificazione/attestazione di struttura pubblica o medico convenzionato, potendo essere validamente prodotta anche documentazione di struttura o medico privati;
- non è richiesta alcuna certificazione telematica trattandosi non di certificato di malattia,ma di attestazione relativa all’effettuazione di una prestazione sanitaria; si aggiunge inoltre, che, ad oggi, le prestazioni libero-professionali sono esentate dal suddetto obbligo;
- permane la necessità di attestare nella documentazione l’orario di effettuazione della prestazione che deve risultare incompatibile con l’orario di lavoro;
- le prestazioni rientranti nella fattispecie di legge possono essere visite, terapie, prestazioni specialistiche somministrate da strutture o personale sanitario specialistico, esami diagnostici; non vi rientrano le cure termali le quali godono di un regime specifico riconducibile a patologie riconosciute dipendenti da causa di servizio;
- resta fermo il regime ordinario della malattia relativamente alle modalità di imputazione dell’assenza ed agli effetti sul trattamento economico ; l’assenza per visite/prestazioni specialistiche non viene, invece, conteggiata tra gli eventi di malattia che danno luogo a presentazione obbligatoria di certificazione della struttura pubblica (o con essa convenzionata).

Il porcile

Nel porcile l'unica cosa che conta è Mangiare!

martedì 11 ottobre 2011

La storia si ripete, sempre!

Tutti gli uomini che nel corso della storia hanno gestito un potere, uno stato, una organizzazione, un popolo ecc. non si sono resi conto che potevano perdere questo potere in qualsiasi momento, questo stato di inconscienza (henry kissinger: il potere è l'afrodisiaco supremo) è dovuto al fatto che il comando da una sensazione di onnipotenza che allontana dalla mente il pericolo. L'errore che tutti coloro che gestiscono questo potere commettono, sta nel fatto che essi ignorano la regola che nessun uomo arriva al potere esclusivamente con i suoi meriti né con le sole sue forze, ma viceversa che ogni uomo che comanda è il risultato dello sforzo e del sacrificio di una sinergia (come oggi si direbbe) che ha lottato per lui in virtù del fatto che intravede nella sua figura la risoluzione delle problematiche della collettività, il raggiungimento delle sue rivendicazioni e di uno status di diritto.
Ma ecco che improvvisamente tutto cambia e cambia a volte con brusche virate (Edmund Burke:Nessuno ha mai commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente anche se poteva fare poco) ecco che improvvisamente guardo in viso la realtà, ecco lo specchio di 5000 anni di storia dell'umanità, ma forse è tardi, ma forse è questa la condanna eterna per l'essere umano!

lunedì 10 ottobre 2011

Caro Lei!



"E' la somma che fa il totale e c'à nisciuno e fesso!"
Totò grande maestro di vita, non finiremo mai di citarne gli insegnamenti.
Aforismo del Principe per dire che le chiacchiere non danno credito e non si possono raccontare per sempre.

Confuleio precisa.

E' comparso sul post figli e figliastri un commento volgare a nome di confuleio, Confuleio non fa commenti ai post né quantomeno la volgarità è costumanza di Confuleio, Confuleio è ironico scherzoso, pungente ma non volgare, il commento in questione è fasullo.

PREMIO NOBEL PER LA PACE 2011


Il Premio Nobel per la Pace 2011 conferito a tre donne: Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbwee e Tawakol Karman.La Sirleaf è il primo presidente donna della Liberia, uno stato africano;Gbowee,è un'avvocato liberiana che ha lanciato una militazione femminile contro la guerra civile infine è la Karman ,leader della protesta femminile, è un'attivista dei diritti delle donne nel suo paese,lo Yemen.Il presidente del comitato Nobel,Thorbjoern Jagland,ha citato la seguente motivazione:"Per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace". Il ruolo femminile nei processi di democratizzazione dei Paesi in via di sviluppo,sta assumendo una grandissima importanza e giusta riconoscenza a queste donne che hanno operato per affermare nel mondo i loro diritti.

sabato 8 ottobre 2011

Premio molosso Italiano- Teano Ottobre 2011


Il " Premio molosso Italiano", nato dall'idea dei promotori di premiare i soggetti di allevamento italiano che si sono distinti nell’ambito delle manifestazioni ufficiali F.C.I., si è svolto Domenica 2 Ottobre in quel di Teano, città luogo simbolo dell'unità d'Italia.
Le razze in competizione? Cane Corso e Mastino Napoletano ovviamente, i molossi che rappresentano l’Italia nel mondo delle razze canine. La manifestazione, inserita nel contesto dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata affiancata da una mostra cinofila amatoriale che ha visto la sinergia di diverse associazione del territorio, in particolare dell’associazione “Il Campanile“, dell'allevamento " Cane pastore del Volturno" e della immediata adesione dello sponsor Farmina che ha voluto sostenere l’evento.
Le sfilate, seguite da un folto ed appassionato pubblico, hanno avuto inizio alle ore 15,00 con la partecipazione di numerosi cani di razza pastore tedesco, nella cui categoria adulti ha conquistato il primo posto il cane di nome Bis con il numero 38. Il giudice di questa seguitissima gara è stato il Sig. Ercole Del Gaudio, competente allevatore del cane pastore del volturno, che ha voluto ringraziare l’associazione "Il campanile" organizzatrice dell’evento.

Per info: asdoli@libero.it

L'allegra comitiva

Il vincolo tra un gruppo di persone all'interno di una collettività ,destinato a perdurare nell'arco di un tempo indeterminato, unitamente all'esistenza di una programmazione di cose volte ad ottenere dei vantaggi economici,come potrebbe definirsi? Io non lo so, voi lo sapete?

Lavori di somma urgenza?


Cosa sono? Sono quei lavori che scaturiscono da situazioni eccezionali di pericolo, che obbligano l’amministrazione ad intervenire, a prescindere da qualsiasi previa negoziazione e copertura della spesa. Sono, in sostanza, i lavori finalizzati all'eliminazione dello "stato di pregiudizio alla pubblica incolumità".
La legge consente, dunque, di derogare dalle procedure ordinarie,quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili e/o imprevisti, non e' compatibile con i termini imposti dalle stesse , dettando delle precise condizioni però: a) che sia redatto verbale in cui sono indicati i motivi dello stato di urgenza, le cause che lo hanno provocato e i lavori necessari per rimuoverlo; b) che sia compilato, entro dieci giorni dall’ordine di esecuzione dei lavori, una perizia giustificativa degli stessi da trasmettere, unitamente al verbale di somma urgenza, al dirigente o funzionario competente della amministrazione, che ha l’obbligo di regolarizzare la pratica sotto il profilo amministrativo e quello della copertura finanziaria;c) che, relativamente a lavori di somma urgenza, l'ordinazione fatta a terzi deve essere regolarizzata improrogabilmente entro trenta giorni e comunque entro la fine dell’esercizio, a pena di decadenza.
La legge, in altri termini, consente una procedura più " snella" e meno " controllata" solo in situazioni di reale urgenza, indifferibilità dei lavori a farsi ed assoluta imprevedibilità della situazione di pericolo, per cui tutti i lavori, di presunta somma urgenza, non rispondenti alle predette caratteristiche, debbono ritenersi assolutamente illegittimi.
Possono essere, ad esempio, assimilati a lavori di somma urgenza quelli relativi al rifacimento del manto stradale, il cui ripristino era facilmente programmabile? Secondo me,no!
Accettando quel principio, moltissimi lavori, la cui esecuzione è programmabile, diventerebbero, a lungo andare e persistendo nell'incuria e nell'assenza di interventi riparatori, di somma urgenza.
In ultimo, va ricordato che l’art. 191 del D. Lgs. 267/00 dispone che per i lavori pubblici di somma urgenza, cagionati dal verificarsi di un evento eccezionale o imprevedibile, l'ordinazione fatta a terzi è regolarizzata, a pena di decadenza, entro trenta giorni e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine e che , in tal caso, il contratto diventi inefficace nei confronti della p.a., e delle obbligazioni da esso scaturenti risponda il funzionario che ha consentito la fornitura.
Perché pongo l'accento su questo tipo di lavori? Perché sono quelli più " sensibili" alle sollecitazioni, perché dalle nostre parti se ne fa larghissimo uso, spesso in modo eccessivo e " sospetto".
Sarebbe il caso che chi è deputato a reprimere questi comportamenti si facesse una visitina presso gli uffici tecnici dei comuni del circondario, ove tanti, troppi, tecnici girano in Suv incompatibili con lo stipendio di un dipendente comunale.

giovedì 6 ottobre 2011

Figli e figliastri.


Chi sono i " rappresentanti" dei settori e cosa rappresentavano?
Parrebbe che, per ogni settore, sia stato indicato il capo- ufficio, ma questo principio non vale per tutti i settori, men che mai per quello della polizia municipale dove,per la designazione, è stato " dimenticato" l'attuale vice comandante ed addirittura è stata scelta un' agente neo-assunta a scapito di personale di grado superiore e con esperienza trentennale.
Se non fosse un atto ufficiale, verrebbe da pensare di essere di fronte ad una nota che indica il personale "vicino" all'Amministrazione o, comunque, di personale "segnalato", quindi da premiare.
Con quale criterio, altrimenti, sono stati scelti questi rappresentanti dei vari settori, in particolare quello della Polizia municipale?
Qualcuno dovrebbe avere l'obbligo di chiederne conto a chi ha operato la scelta,altrimenti passerà il principio che della cosa pubblica si può fare ciò che si vuole!
Ricordo a chi ha la memoria labile che tutti gli atti della P. A. devono essere necessariamente motivati e debbono ispirarsi al principio della trasparenza e delle pari opportunità.
Per inciso, la pagina pubblicata è la n° 10 del Bilancio Sociale 2009 del Comune di S. Maria C. V.

mercoledì 5 ottobre 2011

Il lecchino : questo conosciuto!


Chi è costui?
Occorre anzitutto dividere questa spregevole categoria in 2 sezioni: quelli c. d. " professionali" e quelli invece " occasionali". Questi ultimi, in verità, non sono molto interessanti dal punto di vista scientifico né sono facilmente individuabili, dato che, appunto, solo in determinate occasioni mettono in pratica un lecchinaggio mirato, teso ad ottenere benefici non spettanti o, il più delle volte, a mantenere una favorevole posizione e/0 un privilegio ai quali non si avrebbe diritto.
Raramente essi sono costretti, loro malgrado, ad assimilare la loro condotta a quella dei lecchini professionali, in ragione di circostanze lavorative o familiari particolari; ciò non di meno, la loro condotta è censurabile e criticabile, anche se in misura minore.
Ma, quel che veramente stupisce e ci piace osservare è la figura del lecchino professionale: questo, autentico campione di opportunismo, ha la capacità, non comune, di adeguare il proprio stile di vita a quello prevalente. Costui è disposto, senza apparente sforzo, a rinnegare il proprio credo politico, quello religioso, le proprie idee personali; costui, per dirla tutta, non si fa scrupoli a vendere anche i propri familiari, figurarsi gli amici o i colleghi!
Il leccaculismo è una pratica sempre più diffusa, cui si dedica una folta schiera di sbavanti mezzecalzette; donnette e omini inclini al baciastivali.
Costoro, privi di qualsiasi decente dote per emergere, si rifugiano in quella che è diventata una vera e propria disciplina di vita: la leccata.
La slinguata è un'arte; c'è chi la dispensa così frequentemente da acquisirne una padronanza assoluta. Tale sopraffina tecnica si sviluppa e s'impone nel nostro sistema sociale sempre più gerarchicizzato e burocraticizzato. Per piacere agli altri, per far carriera devi evitare d'essere sincero, devi sottrarti dal dire ciò che pensi. Meglio adulare, incensare, ossequiare, lodare, lusingare.
Ma , come abbiamo visto, ci sono almeno 2 categorie: il lecchino "lungimirante", che slingua oggi per incassare domani, e lo "slinguatore erga omnes", che sbava su chiunque, lasciando la scia della sua fetida saliva in ogni dove. Ci sono poi quelli che agiscono per terze persone: i ruffiani, i lenoni, i prosseneti. C'è, inoltre, la signorina starnazzante, la segretaria che decanta la bellezza dell'orrenda cravatta del capo e che è sempre pronta a portargli il caffè; costei, più che a leccar piedi si esalta nel baciar capocchie.
Il leccaculismo fa molti proseliti specie in quei loculi istituzionali che sono gli uffici pubblici. L'impiegatuccio si arruffiana per una vita intera, al fine di diventare qualcuno (anche se più spesso diventa qualcosa). Per lui è normale baciar deretani a ripetizione, pur di raggiungere un traguardo da decantare alla mogliettina insipida o da sventolare in faccia al collega della stanza accanto.
L'allisciamento del prossimo, di colui che ti può servire, che ti può favorire, non è una forma spontanea, bensì un calcolato metodo che esalta l'ipocrisia e il servilismo. Ed è inquietante notare come l'homo lecchinus non abbia pudore di ridurre volutamente la propria dimensione morale.
Come riconoscerli? E' facilissimo!
Sono quelli che in una qualunque discussione non entrano mai nel merito o nel vivo della stessa, se non quando la stessa ha preso una piega ben precisa e ben si delinea la tesi vincente, ovviamente schierandosi da quella parte; ciò determina che essi, per ironia della sorte, siano tenuti in grande considerazione proprio perché le loro "opinioni" risultano quelle più equilibrate e le più "seguite"!!
Sono ancora quelli che siedono alla tavola dei vincitori senza aver fatto nessuna battaglia e quelli che sono bravi a rimanere in sella quando potrebbero e dovrebbero solo pulire stalle!
Essi non hanno mai un credo politico netto, quasi mai hanno una squadra del cuore, ma, in ogni caso, simpatizzano anche per le altre!
Ne avete riconosciuto qualcuno che conoscete personalmente?

martedì 4 ottobre 2011

Scriviamo la parola fine?

Tutte le favole di solito si concludono con un lieto fine, ma la nostra storia pare non abbia mai fine, ne trovi pace, ripicche, congiure, ostruzioni, e tante altre schifezze da chi non vuole proprio accettare come stanno le cose, attenzione la zizzania è un'erba che va estirpata ed è a questo punto che il grande Re dovrebbe intervenire.

S.FRANCESCO D'ASSISI

Oggi 4 ottobre si festeggia S.Francesco d' Assisi,santo protettore dell’Italia.

S.Francesco dedicò la sua vita a opere di carità ,curando poveri e lebbrosi nei boschi del monte Subasio e raggruppando intorno a sé dodici seguaci che divennero i primi confratelli del suo ordine.La loro prima sede fu nella chiesetta della Porziuncola.Dopo aver avuto una visione di san Damiano d’Assisi, si impegnò per il restauro di edifici di culto in rovina,tra cui la chiesa a lui dedicata. Si spogliò dei suoi ricchi abiti dinanzi al vescovo di Assisi e decise di condurre una vita umile tanto da guadagnarsi l’appellativo: "il poverello d'Assisi“.Ritiratosi in eremo, sul monte della Verna, nel settembre 1224, dopo 40 giorni di digiuno e sofferenza affrontati con gioia, ricevette le stigmate, i segni della crocifissione.Francesco portato ad Assisi, vi rimase per anni segnato dalla sofferenza fisica e da una cecità quasi totale, che rafforzò il suo amore per Dio e per la natura ,celebrata nella sua opera più famosa Il Cantico delle Creature:
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.Ad te solo, Altissimo, se konfanoet nullu homo ène dignu te mentovare.Laudato sie mi’ Signore, cun tucte le tue creature,spetialmente messor lo frate sole,lo qual è iorno et allumini noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,de te, Altissimo, porta significatione.Laudato si’ mi’ Signore, per sora luna e le stelle,in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.Laudato si’ mi’ Signore, per frate ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale a le tue creature dai sustentamento.Laudato si’ mi’ Signore, per sor aqua,la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.Laudato si’ mi Signore, per frate focu,per lo quale ennallumini la nocte,et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.Laudato si’ mi’ Signore, per sora nostra matre terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.Laudato si’ mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,et sostengo infirmitate et tribulatione.Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,ka da te, Altissimo, sirano incoronati.Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,da la quale nullu homo vivente pò skappare.guai a cquelli ke morrano ne le peccata mortali,beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati,ka la morte secunda no 'l farrà male.Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiateet serviateli cun grande humilitate.



CREDIBILITA'

La credibilità è Utopia?
Vi elenchiamo le dieci caratteristiche che rendono l'uomo credibile non utopico .
Dovrebbe cercare di essere:

1 Verosimile;
2 Degno di fiducia;
3 Degno di considerazione;
4 Degno di reputazione;
5 Autentico;
6 Realistico;
7 Difendibile;
8 Convincente;
9 Coerente;
10 Sostenibile.

Niente paura non è necessario averle tutte, per i comuni mortali basta averne solo tre! ma anche in questo caso pare sia utopico.

lunedì 3 ottobre 2011

Chi controlla il controllore?




domenica 2 ottobre 2011

Il Broncio

E' inutile che ora tieni il broncio per come hanno preso piega le cose, sai che ti dico, il bello deve ancora venire! Ma cosa ti aspettavi, dopo tutta la zizzania che hai seminato gratuitamente in questi ultimi anni, ai fatto di tutto per mettere sempre tutti uno contro l'altro, la verità è che sei stato così cattivo (per non dire infamone) che la cattiveria ormai ha segnato il tuo volto, ma cosa insegni ai tuoi figli, quello che hanno insegnato a te e ti ha segnato? purtroppo nella vita se non lo sai si raccoglie quello che si semina, ma nu viecchio ditto dice "fa' bene e scorda, e si faje male penza..." oh scusa non avevo tenuto in conto che non ti fai scrupoli e non pensi ma agisci, non avevo considerato che tu per i tuoi scopi passi sopra il cadavere di chiunque anche delle persone oneste. Se esiste un inferno credo che quello sarà il tuo posto sicuramente per l'eternità, poiché mi hanno insegnato che è li che vanno i cattivi uomini come te!

Ah dimenticavo non sbattere le porte quando le persone escono il rumore non fa altro che alimentare negativamente il tuo sistema nervoso.

sabato 1 ottobre 2011

Cercasi Monsignore ironico e.....

Dov'è finito Monsignor Perrelli?

C'era una volta Monsignor Perrelli, ironico, pungente, Monsignor Perrelli è un personaggio realmente esistito nella Napoli rivoluzionaria del 1799, che fece tanto scalpore all'epoca da diventare una leggenda metropolitana, tramandata attraverso la cultura orale.
Rimangono proverbiali i suoi detti, un giorno mentre i suo famosi cavalli muoiono di fame a causa sua, lo vedono esclamare: Peccato sono morti proprio quando stavano imparando a vivere senza mangiare.

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)