giovedì 28 aprile 2011

Spettacolare incidente bus contro auto: le immagini.




martedì 26 aprile 2011

Il governo del fare...chiacchere!


Appena 10 giorni fa il nostro Presidente del Consiglio confermava, una volta di più, che mai avremmo mandato i nostri aerei a bombardare postazioni militari libiche, perché c'era il rischio di provocare vittime civili che era proprio il fine principe che aveva determinato l'adozione della risoluzione Onu 1973 che autorizzava l'uso di armi.
Fin qui tutto, o quasi, bene, perché molti, me compreso, si domandavano che senso avesse mettere a disposizione degli altri paesi le nostre basi aeree e finanche mandare i nostri stessi aerei eurofighter a sorvolare il territorio libico vietando, però, loro di effettuare azioni di bombardamento! Era il classico esempio di doppiogiochismo berlusconiano che in ambiente estero risulta molto più ben visibile di quello effettuato in campo domestico: da una parte appoggiare l'occidente risoluto ad aiutare gli insorti ed abbattere il regime dittatoriale, dall'altra non inimicarsi troppo " l'amico" Gheddafi, nel caso, non del tutto improbabile che non si riesca a rovesciare il suo regime.
A questo punto, mi si consenta una nota a margine: a che serve esibire una " amicizia" personale con un capo di stato ( un dittatore nel caso) quando poi ragion di Stato impongono scelte diametralmente opposte a queste amicizie? O, per meglio dire, quanto conta nell'economia di rapporti internazionali tra due nazioni l'amicizia "personale" dei rispettivi premier? Forse che gli Usa non sono più amici dell'Italia perché Bush, amico di Silvio, non è più il Presidente mentre quello attuale, Obama, non ha fatto mistero dell'antipatia e del disprezzo verso il Silvio nazionale?
Ma torniamo a noi. La linea di condotta , benché criticabile, era stata già solennemente assunta ed un brusco dietro-front era, quantomeno, impensabile ed inopportuno.
Ma tant'è! L'ineffabile Silvio, scortato dalla faccia di bronzo medistofelica di Ignazio La Russa ha deciso, su pressioni della Francia, della Gran Bretagna e sopratutto degli Usa, che l'Italia parteciperà ai bombardamenti in Libia.
Senza voler entrare nel merito di questa decisione che, personalmente, mi sento di poter condividere, anche alla luce degli attuali assetti internazionali, viene da chiedersi : come deve essere valutata la posizione tenuta da questo governo? Adesso, forse, non c'è il pericolo che i bombardamenti possano provocare vittime civili? Non si sente, Silvio, un tantino umiliato per aver dovuto accettare posizioni che si erano rifiutate in un primo tempo e che erano state invece perorate da altri paesi ( Francia in primis)?
Che fine ha fatto la tanto decantata amicizia con Gheddafi? Avrebbe ragione questi a sentirsi tradito? Hanno ragione i tanti che pensano che l'Italia non sia un paese, al momento, affidabile? Come valutate il fatto che alla videoconferenza che illustrava la situazione libica l'Italia non sia stata neanche invitata?
Questi i fatti che un giorno i libri di storia racconteranno ai nostri nipoti! O magari qualcuno dirà che i giudici che lo perseguitano hanno messo il loro zampino anche in politica estera?

mercoledì 13 aprile 2011

Il bunga bunga di Berlusconi.


- Ambra: "... Entriamo in casa e ci troviamo di fronte il presidente Silvio Berlusconi. Tiene in mano due vassoietti. Sopra ci sono degli anelli. Lui dice che sono di Tiffany, ma io mi accorgo che è semplice bigiotteria. Berlusconi li offre in dono. In quel momento arrivano tantissime ragazze. Noto Roberta Bonasia. Tutte cominciano a prendere i doni dai vassoietti, le ragazze hanno un atteggiamento molto confidenziale con il presidente. Sono elettrizzate. Il presidente si presenta a me e a Chiara e si mostra contento di vederci. Ci dice che siamo belle. Ci ricopre di complimenti. Chiede qualcosa della nostra vita personale. È evidente l'attrazione che Berlusconi ha per me e Chiara. È così evidente che Emilio Fede gli dice, infastidito: "Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel piatto mio". Ci è chiaro che per Fede io ero destinata a Berlusconi, Chiara a lui".

Chiara: "La serata prosegue con la cena. Ci sediamo tutti a tavola, siamo più o meno quindici. Con Fede e Berlusconi, me e Ambra, ricordo Roberta Bonasia; Maristhell Polanco che avevo visto in televisione a "Colorado cafè"; le due gemelline napoletane (Eleonora e Imma De Vivo), che avevo visto all'Isola dei Famosi; una ragazza che si presenta con il nome di Lisa, di origine cubana, subito mostra un'attenzione omosessuale nei miei confronti; una signora bionda alta e riccia, che durante la serata canta; una signora prosperosa; una ragazza mora abbastanza alta, quella che ho poi riconosciuto essere Nicole Minetti; due ragazze nere, piuttosto volgari e abbigliate in modo indecente, quando le ho viste ho subito pensato che fossero due prostitute; un signore piuttosto alto che non ci fu presentato; un altro ragazzo che suonava una pianola e un'altra signora non giovanissima, di circa 50 anni. Ambra poi mi disse che Lisa le confidò subito di essere lesbica".

Ambra: "Marysthell mi dice che se Berlusconi mi avesse notato, mi avrebbe fatto fare una bella carriera... Emilio Fede mi spiega che le due gemelline napoletane per partecipare alla cena avrebbero ricevuto una ricompensa di tremila euro ciascuna".

Chiara: "Durante la cena Emilio Fede è seduto tra me e Ambra, di fronte a Fede c'è Berlusconi, seduto tra Roberta Bonasia e Lisa. Emilio Fede per tutto il tempo tocca le gambe a me e ad Ambra. Ero a disagio, in imbarazzo, scambiavo sguardi d'intesa con Ambra".

Ambra: "Berlusconi guarda insistentemente me e Chiara. Ci dedica canzoni che interpreta lui stesso, in francese e in italiano. Ci chiama "bimbe" e suscita il visibile risentimento di Roberta Bonasia, che gli si butta continuamente addosso baciandolo. Quella sera il presidente non mangia niente e racconta molte barzellette particolarmente sconce, così sconce che io mangio di malavoglia, tanto era irritante il contenuto. Ma tutti ridevano a crepapelle e, a un certo punto, parte la canzoncina "E meno male che Silvio c'è" e tutte le ragazze cominciano a ballare e cantare intorno al tavolo. Io e Chiara ci guardiamo imbarazzate, come per dirci: "Ma dove siamo finite?". E dire che il peggio deve ancora arrivare perché dopo quindici minuti che siamo seduti a tavola, alcune delle ragazze scoprono i seni, li offrono al bacio di Berlusconi. Toccano il presidente nelle parti intime. Si fanno toccare. Anche Roberta Bonasia tocca ripetutamente nelle parti intime Berlusconi. Mentre accade questo, le ragazze cantano ancora "meno male che Silvio c'è", chiamano il presidente "papi" e Berlusconi chiama tutte noi "le mie bambine, le mie bimbe"".

Chiara: "Dopo l'ennesima barzelletta oscena, Berlusconi fa portare una statuetta. É uno specie di guscio. Dal guscio esce un omino con un pene grosso. La statuetta ha dimensioni di una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. Il pene è visibilmente sproporzionato. Berlusconi fa girare la statuetta tra le ragazze. E chiede loro di baciarne il pene. Le ragazze cominciano a far girare la statuetta. Ne baciano il pene e simulano un rapporto orale. O se lo avvicinano ai seni scoperti. Tutti ridono. Io e Ambra non ci prestiamo al gioco indecente. Ci sorprende che anche la Bonasia, che il presidente ha presentato a tutti come la sua fidanzata, si presti. È in quel momento che la serata prende una direzione molto diversa da come l'ho immaginata. Le ragazze, visibilmente allegre, cominciano ad avvicinarsi al presidente, si fanno baciare i seni, lo toccano. È una specie di girotondo, le ragazze si dimenano, lo toccano di nuovo, lo stesso fanno con Emilio Fede. A un certo punto il presidente, visibilmente contento, chiede: "Siete pronte per il bunga bunga?". Le ragazze in coro urlano: "Siii". Io e Ambra non sappiamo che cosa sia questo bunga bunga, anche se dopo la statuina lo intuiamo. Sono agitata, mi sento male...".

Ambra: "Chiara chiede a Emilio Fede se può avere una camomilla perché si sente male. Siamo scioccate, Fede cerca di rassicurarci. Ci invita a rimanere tranquille, mentre Berlusconi ci invita a fare un giretto nella villa. Ci mostra una sala con delle statuette di mucche colorate, mi pare in ceramica, e nella stessa sala ci sono palloncini e cartelloni inneggianti a Berlusconi, del tipo "Viva Silvio". Poi ci porta a vedere una saletta del tipo discoteca, con al centro un palo da lap-dance. Mentre camminiamo, Berlusconi, che sta dietro di noi, ci tocca i glutei, ci palpeggia il sedere. Né io né Chiara lo abbiamo invitato a desistere, anche se ci siamo irrigidite, facendogli capire che non eravamo d'accordo con quanto stava facendo. Al piano superiore Berlusconi ci mostra una spa con piscina e palestra e ci dice che, la prossima volta, avrebbe organizzato una festa in piscina, per stare più in intimità con noi e conoscerci meglio".

Chiara: "Nella piccola discoteca con il palo al centro e i divanetti tutto intorno, e nell'angolo un dj, le ragazze iniziano a ballare in modo piuttosto volgare. Si tirano su la gonna. Mostrano il sedere. Alcune sono vestite da infermiere, come le gemelline di Napoli e la Bonasia, che tiene in mano anche un frustino. I vestitini da infermiera sono molto corti, da crocerossina, con i bordi rossi, il cappellino, i seni molto scoperti e con la biancheria intima in mostra. Anche le ragazze non travestite da infermiera tirano su i vestiti, mettono in mostra fondoschiena e seni. Ballando si avvicinano a Berlusconi, lo toccano e si fanno toccare, è il gioco che il presidente definisce bunga bunga".

Ambra: "Ricordo che anche Marysthell mostra i glutei, Emilio Fede mi dice che ha vinto una qualche gara di bellezza per il suo fondoschiena. Anche le due gemelle napoletane mostrano il seno nudo. A un certo punto Nicole Minetti si esibisce in uno spettacolo di lap-dance. Indossa uno di quei vestiti che si tolgono a strappo. Rimane completamente nuda ballando al palo, senza reggiseno e mutandine. Dopo essersi denudata, si avvicina a Berlusconi e ballando in maniera provocante avvicina il sedere al viso del presidente. Girandosi gli avvicina i seni alla bocca, il presidente le bacia i seni. Le ragazze tentano di coinvolgerci in questa danza, istigate da Fede e Berlusconi. Sento dietro di me frasi del tipo: "Ma che sono venute a fare quelle due?". Tutte le ragazze ci stanno intorno, ci toccano, ci prendono, tentano di toglierci i vestiti, ci toccano un po' dappertutto".

Chiara: "Fede e Berlusconi incitano le ragazze a coinvolgerci nel gioco, dicono: "Dai, spogliatele... dai, spogliatele... spogliatevi... ballate...". A quel punto siamo letteralmente terrorizzate. Vogliamo soltanto andarcene, ma non sappiamo come fare. È evidente a tutti il nostro disagio. Ci facciamo coraggio, andiamo da Fede e gli diciamo: "Vogliamo assolutamente andare via". Accanto al direttore c'è il presidente Berlusconi. Sente chiaramente la richiesta di Ambra. Emilio Fede risponde: "Se volete andare via, va bene. Ma non pensate di poter fare le meteorine o miss Italia"".

Ambra: "Berlusconi, seduto accanto a Fede, annuisce senza però dire una parola. Tanto che ne ricavo l'impressione che sia perfettamente d'accordo con Fede. A quel punto usciamo dalla villa insieme con Fede, che ci accompagna con la macchina guidata dal suo autista a piazzale Loreto. Fede, che si era mostrato molto seccato nei nostri confronti, quasi anticipando la nostra protesta, ci dice in macchina, alla presenza dell'autista, che avevamo fatto benissimo a comportarci così. Che avevamo superato una prova. Che non eravamo come le altre ragazze, tutte puttane. Che eravamo le "favorite" del presidente e avremmo fatto una bella carriera. Io e Chiara rimaniamo sbigottite".

Morte sul lavoro all'ex tabacchificio di S. Maria C. V.

La foto, più di mille parole, riesce a trasmettere la repentinità e la violenza con la quale la morte ha ghermito prematuramente questo lavoratore. Questo non è il momento delle polemiche ma quello del raccoglimento e delle preghiere anche per i familiari che hanno ricevuto la ferale notizia.
Resta il rammarico per una giovane vita spezzata e la consapevolezza che, come dice il nostro Presidente, al lavoro ci si va e ci si deve andare per vivere e non per morire!

martedì 12 aprile 2011

Le barzellette di Silvio

lunedì 11 aprile 2011

Prostituzione minorile: Berlusconi docet.

L'ex prefetto di Napoli, Carlo Ferrigno, e' stato arrestato a Roma su disposizione del gip di Milano per millantato credito, perché avrebbe ricevuto prestazioni sessuali millantando agevolazioni nella pubblica amministrazione. Ferrigno e' anche indagato per prostituzione minorile perché avrebbe compiuto atti sessuali con alcune minorenni.
Vuoi vedere che questo povero " disgraziato" lo processeranno e, magari, lo condanneranno pure?

domenica 3 aprile 2011

Napoli secondo in classifica: oi vita, oi vita mia....continua....

Se Napoli città fosse brava e caparbia come la sua squadra di calcio.....
Mannaggia!!!

La tendopoli Sammaritana. Tra ostilità ( tanta) e solidarietà( poca).

Fiumi di parole e commenti ad iosa si stanno sprecando in questi giorni circa la imminente occupazione della tendopoli creata nello spazio della protezione civile attiguo alla caserma "Andolfato" di S. Maria C. V. da parte di persone extracomunitarie provenienti dall'isola di Lampedusa.
Quante sono queste persone? Ma, sopratutto, chi sono queste persone? Immigrati clandestini, rifugiati, profughi o cos'altro ancora? Quanto tempo resteranno nella tendopoli? Ne verranno altri dopo di loro?
Credo che, almeno per un pò, queste domande rimarranno insolute.
Chi ha la pazienza di frequentare questo blog conosce bene la mia posizione " critica" nei confronti dell'attuale governo e soprattutto del suo Presidente del Consiglio; questa volta però le mie considerazioni investono più la società civile che la classe politica, incapace, tanto per cambiare, di governare fenomeni appena fuori dall'ordinarietà.
Girando in città si avverte la netta sensazione di una aperta ostilità nei confronti di chi, a seguito di un processo popolare senza difesa, è stato etichettato delinquente, ladro, stupratore e chi più ne ha più ne metta. Nello stesso momento storico in cui il governo si sforza con misure di vario tipo di evitare processi e galera a malfattori si processa e si condanna un intero popolo, colpevole di voler fuggire da un futuro fatto di stenti e di miserie.
Ma dove dichiarano di voler andare questi disperati? In Francia soprattutto, in Germania, in Belgio, in Europa cioè. Ed allora finiamola di piangerci addosso, facciamola finita con questi piagnistei, quasi che gli immigrati clandestini li avessimo solo noi! Non sappiamo gestirli come gli altri partners Europei, ecco tutto! Siamo bravi solo a lamentarcene, salvo utilizzarli per lavori umilianti che noi Italiani non siamo più disposti a fare. Certo, tra loro vi saranno anche delinquenti che dovremo rispedire nelle loro patrie galere, così come dovremo rimpatriare anche quegli immigrati clandestini che non possiamo sostenere; ma niente e nessuno ci autorizza a trattarli, in attesa del rimpatrio, come bestie al macello! Berlusconi ha detto che siamo un popolo cattolico: ebbene dimostriamolo con i fatti!
A margine noto, con piacere, che la maggior parte dei politici locali, seppur con la cautela che il caso e l'opinione pubblica richiede, si è espressa a favore di un umano trattamento di questi nostri fratelli africani in attesa di un loro rientro a casa, uno in particolare ha dimostrato di possedere la caratura ed il carisma per poter degnamente occupare la carica di primo cittadino, mentre " surreale" mi è apparsa la dichiarazione di chi si è esclusivamente preoccupato della ricaduta in termini delinquenziali della presenza di queste persone. " Surreale" per due motivi: il primo perché lascia trasparire una sorta di velato razzismo originata dall'ignoranza sia delle modalità con le quali queste persone saranno obbligate a stazionare nella tendopoli sia dalle condizioni morali ed etiche delle stesse ed il secondo perché chi si è espresso in tal senso lucra lavorativamente sulla numerosa e " danarosa" presenza di malavita locale, salvo che abbia riflettuto sulle miserrime condizioni dei delinquenti " in pectore" non in grado di soddisfare le sue esigenti richieste.
Esorto, quindi, chi mi legge a veicolare il messaggio che, fin tanto che questi stranieri soggiorneranno sul nostro territorio, essi dovranno godere di un trattamento almeno " umano"!
Un ultima domanda provocatoria vorrei lanciarla a chi dissente in parte dalle mie considerazioni: Cosa sarebbe successo se questa emergenza umanitaria fosse successa con la sinistra al governo? Quanti, al contrario del sottoscritto, ne avrebbero addebitata la responsabilità al governo in carica?

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)