mercoledì 31 marzo 2010

Epurazione al Tg1?

Tre giornalisti sollevati dall'incarico di conduttori al Tg1: Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso. Lo ha annunciato al comitato di redazione il direttore Augusto Minzolini. Attaccano Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai: "E' una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. La situazione in Rai non è più tollerabile". Per Franco Siddi, segretario Fnsi, la rimozione dagli incarichi "rischia di configurarsi come rappresaglia piuttosto che come un normale esercizio dei poteri del direttore".
Alle critiche risponde Minzolini stesso: nessuna epurazione, solo un ricambio generazionale. "Sono stati assunti diciotto precari - spiega il direttore - e per dare un segnale di cambiamento al Tg1 bisogna mostrare volti nuovi. Sono decisioni prese da tempo e i documenti, né quelli a favore, né quelli contro, non c'entrano assolutamente niente. Sono liturgie che non mi appartengono".
I consiglieri di minoranza, però, richiedono un intervento del presidente Paolo Garimberti "a garanzia di chi lavora in Rai". "Ormai è evidente - dichiarano - che al Tg1 è in corso una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato il documento in favore del direttore. La settimana scorsa era toccato al caporedattore Massimo De Strobel, oggi Minzolini ha annunciato al comitato di redazione che sono stati sollevati dal loro incarico di conduttore Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, tutti professionisti che hanno contribuito a scrivere la storia di quella che un tempo è stata la più importante testata televisiva".
"Avevamo chiesto al direttore generale di fermare il disegno di annientamento dei valori, delle culture e delle autonomie professionali portato avanti con determinazione stalinista dal direttore del Tg1 e pertanto lo riteniamo corresponsabile di queste decisioni. Al presidente - concludono - chiediamo un intervento a garanzia e in difesa di tutti coloro che in questa azienda hanno lavorato e lavorano con professionalità, serietà ed apprezzamento generale. Quanto sta avvenendo al  Tg1 è il segno di un'arroganza che calpesta regole aziendali e dignità personali e per questo non è più tollerabile: non è  in gioco soltanto la credibilità di quella testata ma dell'intero servizio pubblico".
Preoccupazione per l'allontanamento dal video dei tre giornalisti è stata espressa anche da Franco Siddi, segretario Fnsi. "Le vicende dei poteri di gestione e governo delle redazioni della Rai continuano a suscitare inquietudini e preoccupazione", dichiara Siddi. "E' veramente inconcepibile che persino l'impiego nel lavoro dei giornalisti possa risultare connesso a valori non meramente professionali. La notizia della rimozione dagli incarichi di conduzione del Tg1, di colleghi come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario e del capo redattore Massimo De Strobel, rischia di configurarsi come rappresaglia piuttosto che come un normale esercizio dei poteri del direttore che il contratto tutela". Per il segretario del sindacata dei giornalisti, "è inevitabile che ciò accada in un luogo attraversato da invasioni di campo politiche e permanenti. E non sarebbe peraltro la prima volta. Ma cambi così massicci che riguardano tre colleghi autorevoli che, guarda caso, appena poche settimane fa non firmarono un documento di sostegno al direttore, suscitano più di un dubbio. Se così dovesse essere nella sostanza il sindacato non starà di certo a guardare".

tratto da " La Repubblica"

Eletti alle Provinciali di Caserta.


Questa la composizione del parlamentino di Corso Trieste.
Maggioranza 25 consiglieri così distribuiti:
9 Pdl: Filippo Mazzarella, Nicola Garofalo, Gabriele Piatto, Giancarlo Della Cioppa, Stefano Giaquinto, Gian Paolo Dello Vicario, Francesco Zaccariello, Giovanni Schiappa, Antonio Magliulo.
5 Udc: Luigi Menditto, Emilio Nuzzo, Eugenio Di Santo, Giuseppe Rocco, Giovanni Robbio.
2 Lista Zinzi: Angelo Piccolo, Giuseppe Mariniello.
2 Udeur: Sebastiano Ferraro, Angelo Brancaccio.
2 Nuovo Psi: Pietro Riello, Nicola Marino.
1 Vento di Centro: Salvatore Falco.
1 Liberal: Raffaele De Marco.
1 Mpa: Nazzaro Pagano.
1 Adc: Giuseppe Fusco.
1 Noi Sud: Francesco Bortone.

L'opposizione sarà composta da 11 consiglieri provinciali: 6 del Pd, 2 Idv, 1 Sel-Pse, 1 Moderati per Stellato, 1 Api.
6 Pd :Giuseppe Stellato, Giuseppe Fiorillo, Angelo Sglavo, Carlo Piscitelli, Antonio Mirra, Emiddio Cimmino.
2 Idv: Salvatore Cella,Francesco Ommeniello.
1 Sel-Pse: Domenico Ragozzino.
1 Moderati per Stellato: Gabriele Cicala.
1 Api: Giuseppe Delle Curti.

Riflessioni sui candidati e le loro provenienze?

martedì 30 marzo 2010

Elezioni regionali: riflessioni sul voto.


E' tempo di bilanci, è tempo di valutare, anche se ancora a caldo, i risultati delle elezioni amministrative appena conclusesi.
Il primo dato che, sommariamente, si offre alla vista del lettore è l'incontrovertibile conquista, da parte della coalizione di centrodestra,di 4 regioni in aggiunta a quelle già detenute e poi confermate.
Il raffronto, per il centrosinistra, dei risultati appena conseguiti con quelli delle politiche del 2008 anziché con le regionali del 2005 mitiga appena l'amarezza della sconfitta, specie se confrontati con i dati previsionali di qualche mese addietro.
Pur tuttavia il non aver saputo gestire al meglio l'irripetibile situazione ( con l'approvazione della legge sulle intercettazioni telefoniche non sapremo più nulla) che ha consentito al popolo italiano di conoscere inconfutabilmente la vera e segreta natura del Cavaliere impone una serie di immediate riflessioni.
Vero è che il 70% degli elettori fonda la sua idea politica attingendo esclusivamente al potente mezzo televisivo, vera fabbrica di consensi, che sappiamo bene essere in mano ad una sola persona, ma è altrettanto vero che l'alternativa a Berlusconi è risultata poco credibile al punto da indurre il 35% della popolazione a disertare le urne.
La bassa statura politica dei dirigenti del PD è data, ad esempio, dal fatto che, anziché interrogarsi sulle cause della perdita di regioni come il Piemonte, dove pure la sinistra aveva ben amministrato, essi rimarcano il dato che li vuole allo stesso livello delle regionali del 2005!
Per contro si assiste ad una forte crescita della Lega che sta via via occupando il posto una volta occupato da AN: credo infatti che buona parte di questi voti possano definirsi di protesta e derivino da elettori di destra stanchi e delusi dalle chiacchiere del cavaliere.
Il danno che questo voto di protesta può portare agli Italiani, se ribadito in sede politica, è di gran lunga superiore a quello di un "allegro" malgoverno di Berlusconi; le prime avvisaglie si sono viste nelle dichiarazioni arroganti e maleducate del neo-governatore Cota.
Saluto, invece, con una qualche sofferta soddisfazione il dato relativo alla Campania: chi disamministra o, comunque, dimostra di non saper amministrare dovrebbe essere sottoposto alla severa censura degli elettori.
Churchill diceva che ogni popolo ha il governo ( e l'opposizione aggiungo io) che si merita.
E' proprio vero, diciamocelo una volta per tutte, l'Italia è la cartina al tornasole della validità della massima citata.
Questo attuale stato della nostra povera Italia, alla maggior parte degli italioti piace, forse il potersi sempre lamentare è ormai una condizione a cui siamo così tanto abituati da aver paura di doverne fare a meno.
Se solo vivessimo in un paese normale... se solo esistessero ancora termini come 'indignazione popolare', 'etica', 'legalità', 'giustizia'...
Ormai il popolo italiano non si rende nemmeno conto del livello in cui è stato costretto a vegetare... .
Come siamo arrivati così in basso?
E' facile... si porta ogni anno, l'asticella dell'etica e della dignità un millimetro più in basso, si aggiunge sempre più naftalina ai nostri cervelli attraverso il bombardamento televisivo ed il gioco è fatto.
D'altronde in un paese le cui ragazze sognano di diventare veline ( qualcuna magari anche escort) ed i giovanotti aspirano a far parte di trasmissioni quali " Uomini e donne" " Grande Fratello" piuttosto che " L'isola dei famosi" non sarà gran che difficile mantenere una videocrazia.





lunedì 29 marzo 2010

El CID Caldor!!!!!!!!!!!!!!!

Non ci sono parole da sprecareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!

Risultati elezioni regionali 2010 Campania.

Qui troverete la pagina del Ministero dell'Interno con i risultati ufficiali delle elezioni regionali in Campania.
Buona consultazione!
Qui o Qui , invece, il quadro delle altre regioni.

venerdì 26 marzo 2010

Pane ed acqua a chi?


Pane ed acqua dati come pasto ai bambini i cui genitori sono in mora con il pagamento della mensa scolastica, questa è la disumana vicenda accaduta nelle scuole elementari e materne di Montecchio Maggiore (VI). Il Responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti” Corrado Stillo ha dichiarato: "Questo episodio è un’aperta violazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo, riconosciuti dall’Onu e dalla nostra Costituzione, che ha generato delle conseguenze importanti. La prima è una negazione delle regole essenziali della convivenza civile: non si scaricano sui figli le eventuali colpe dei genitori. L’umiliazione subita dai due bambini italiani e dai sei stranieri che si sono visti servire, davanti a tutti, pane ed acqua come punizione, perché i loro genitori non possono permettersi il pagamento di poche decine di euro, suscita una condanna morale senza appello. La tanto declamata integrazione, che deve partire soprattutto nelle scuole dell’infanzia, è stata brutalmente violata in nome di un principio, quello economico, che è agli antipodi del concetto di tutela della dignità della persona umana. Si troveranno i soldi per ripianare il buco nel bilancio di un piccolo comune veneto, ma intanto l’offesa subita e l’infanzia violata rimarranno non solo nella coscienza dei diretti interessati, ma anche in quella di tutte le persone dotate di senso civico, di sensibilità, di carità. Una società così sensibile al nutrimento degli animali domestici, ai cibi dietetici per cani e gatti, alle cliniche veterinarie ed ai centri di pronto soccorso per animali, si rifiuta di dare un piatto di minestra calda a bambini di pochi anni perché 'non in regola con la retta'. La barbarie dell’episodio riporta al Medioevo. Bisogna opporsi in tutti i modi ad un simile mezzo utilizzato per governare un comune italiano: una scelta, quella dell’amministrazione di Montecchio Maggiore, non in linea con i principi di un Paese civile come l’Italia".

martedì 23 marzo 2010

Bagnasco, l'aborto ed i valori sociali.

Dopo la “discesa in campo” preelettorale di ieri (22 marzo), quando il cardinale Angelo Bagnasco aveva invitato a votare contro l'aborto, oggi una nota dello stesso Bagnasco e dei vescovi liguri smussa i toni e rimette la barra al centro. La Chiesa è contro l'aborto, ma non considera i valori sulla bioetica più importanti dei valori sociali. E' questa la sostanza di quanto afferma Bagnasco in una lettera firmata insieme agli altri vescovi della Liguria in vista delle prossime elezioni regionali, e diffusa oggi dall'ufficio stampa della Conferenza episcopale italiana. Ma cosa c’entra l’aborto con le elezioni amministrative per il rinnovo di comuni, province e regioni? Niente, perché è materia di competenza nazionale.E', evidentemente, un semplice intervento " a gamba tesa". Ma di quali valori parla Sua Eminenza? Certamente di quelli che celebrano la sacralità del matrimonio ( l'uomo non separi ciò che Dio ha unito), quelli che vietano ed aborriscono la pedofilia, quelli, ancora, che censurano che uomini anziani ( e non) possano accompagnarsi a prostitute d'alto bordo ( escort) o che i politici possano utilizzare dimore di stato trasformandole in bordelli di lusso. Certo a questi valori alludeva l'alto prelato che si è pure dimenticato di ribadire che la corruzione è male che mina la società civile ed i corrotti ed i corruttori peccano contro Dio oltre che contro i propri simili.
P.S. Posto che il Card. Bagnasco non è persona da improvvisare discorsi e/o dichiarazioni tali da richiedere precisazioni, è lecito configurarsi un intervento volto a condizionare esclusivamente il voto, atteso che la precisazione non troverà la stessa eco delle dichiarazioni?
A voi le considerazioni e le conclusioni.

Autovelox: illegittime le multe accertate dai privati.

L'accertamento delle violazioni alle norme del Codice della Strada sui limiti di velocità non può essere affidato interamente a soggetti privati. Con Ordinanza 28 gennaio 2010, n. 1955 la Corte di Cassazione torna a occuparsi di tale questione, ribadendo come (cfr. Cass. Civ. n. 22816 del 2008) in tema di accertamento della violazione di norme del C.d.S sui limiti di velocità mediante strumenti elettronici omologati (c.d. “autovelox”), l'assistenza tecnica di soggetti privati debba limitarsi alla fase di installazione ed impostazione delle apparecchiature elettroniche volte all'accertamento de quo, e non può estendersi anche alla lettura dei risultati delle rilevazioni, alla verbalizzazione e alla notifica dei verbali, pena la evidente violazione delle norme di legge che riservano i servizi di polizia stradale ai pubblici ufficiali (artt. 11 e 12 C.d.S.).
La suprema Corte di Cassazione ha evidenziato come il momento decisivo dell'accertamento della violazione del limite di velocità sia costituito dal rilievo fotografico, che deve necessariamente avvenire alla presenza di uno dei soggetti ai quali è appunto demandato in via esclusiva l'espletamento dei servizi di polizia stradale (art. 12 C.d.S.); pertanto, aggiunge la Corte, sono illegittimi gli accertamenti delegati interamente a privati, i quali provvedano non solo alla installazione dell'apparecchiatura elettronica di rilevazione della velocità, ma anche alla lettura dei risultati, alla verbalizzazione e alla notifica del verbale al soggetto interessato.
E per i photored? Vale ovviamente lo stesso principio!

lunedì 22 marzo 2010

Elezioni regionali Campania. Guida al voto.


Pubblichiamo, sperando di fare cosa utile, una guida al voto per le prossime elezioni regionali.
I cittadini campani si recheranno alle urne il 28 il 29 marzo per eleggere il presidente della Giunta regionale ed i 60 membri del Consiglio regionale.Gli elettori campani potranno votare con una legge innovativa che dovrebbe favorire concretamente la partecipazione delle donne. Per poter esercitare tale diritto, gli elettori dovranno presentarsi al seggio di riferimento muniti di scheda elettorale e documento di riconoscimento valido.È proclamato eletto presidente della Giunta regionale il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale. Il presidente eletto è, di diritto, componente del Consiglio regionale, così come il candidato alla carica di presidente che consegue un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato presidente.Il Consiglio Regionale si compone di 60 consiglieri eletti nelle rispettive circoscrizioni elettorali delle 5 province campane, così ripartiti:Napoli (32 consiglieri);Salerno (11);Caserta (9);Avellino (5);Benevento (3).I consiglieri vengono eletti con criterio proporzionale, sulla base delle liste circoscrizionali provinciali con applicazione di un premio di maggioranza legato al presidente eletto.In virtù del premio di maggioranza, le liste collegate al candidato proclamato eletto alla carica di presidente della Giunta regionale ottengono almeno il sessanta per cento dei seggi del Consiglio. Nel calcolo delle percentuali di seggi del Consiglio non è conteggiato il seggio che spetta al presidente eletto.La votazione per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda. La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di presidente, al cui fianco sono riportati, il contrassegno del gruppo di liste ovvero i contrassegni dei gruppi di liste riunite in coalizione con cui il candidato è collegato.Ciascun elettore può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste.Nel caso in cui l’elettore tracci un unico segno sulla scheda a favore di una lista, il voto s’intende espresso anche a favore del candidato presidente a essa collegato.Ciascun elettore può, altresì, votare per un candidato alla carica di Presidente, anche non collegato alla lista prescelta, tracciando un segno sul relativo rettangolo (cosiddetto voto disgiunto).L’elettore può esprimere, nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza, scrivendo almeno il cognome dei due candidati consiglieri compresi nella lista stessa.Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Legge Regionale n° 4 del 27.03.09.
Rimarco solo il capoverso in grassetto ( art. 4) teso in qualche modo a spezzare l'egemonia politica degli uomini ed a garantire una quota rosa non solo simbolica.Il governo ( maschilista) fece ricorso, bocciato,avanti la Consulta.
Toccherà, ora, alle donne dimostrare che credono in se stesse dimostrando capacità di fare squadra, di saper fare politica come e meglio degli uomini, e, soprattutto, di saper riporre fiducia in un’altra donna.
In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo; se vuoi che qulacosa venga fatto, chiedi ad una donna ( M. Thatcher)

Pronto,ciao sono io..............


"Pronto! sono.........","Salve! sono la segretaria di..................."Sapete già per chi votare?"
Iniziano così le telefonate che da qualche giorno stanno facendo squillare i telefoni in molte abitazioni,dischi registrati che ti invitano a votare Tizio o Caio e che se anche decidessi di riattaccare la registrazione continua imperterrita fin quando non finisce la "solfa" oppure voci di dolci ragazze messe lì a spulciare l'elenco telefonico,con l'incarico di essere convincenti e che riattaccano sconsolate quando affermi di aver già valutato la cosa e che non ti interessa quanto prospettato!
Pur di farsi propaganda sono disposti a tutto, chiamano, ti salutano, ti riconoscono, disponibili anche ad offrirti un caffè, pronti a riesumare anche i morti ma.............scusa....,fino all'altro giorno ero inesistente.......m'incontravi e facevi finta di non avermi visto..........miracolo politico: i ciechi riacquistano la vista; i sordi ed i muti,parlano e sentono; gli egoisti diventano altruisti; i cattivi, buoni..............!!!
Per fortuna, grazie a molti gestori che offrono le telefonate urbane gratis alla fine riescono a risparmiare anche sul loro costo...........
Chi riesce a fregare i politici ?
Un vecchio proverbio dice:
"L' uomo politico accende una candela a Dio e un'altra al diavolo!"


giovedì 18 marzo 2010

Festa del papà.


"Auguri a tutti i padri del mondo, quelli veri, quelli per i quali i figli sono tutti uguali e per ognuno dei quali darebbe la vita, se necessario. Un vero padre dà un buon insegnamento al figlio, lo guida sulla retta via e gli trasmette tutto ciò che ha imparato dalla vita. Sii anche tu un buon padre per i tuoi figli e dai loro una grande eredità morale che è ben più importante dei beni materiali che potrai lasciargli. Quanti padri tornando a casa possono guardare i figli negli occhi?"
Non sono parole mie, ma quelle di un caro amico che ha avuto la sfortuna di vedersi privato troppo presto di una guida così importante come un padre.
A lui ed a tutti quelli che non hanno più la gioia di stare con il proprio padre dedico questa festa.
Ai figli dico: sappiate meritarvi l'amore del vostro genitore e non lesinate di dimostrargli il vostro affetto.
Ai padri, invece, dico una sola cosa: fate in modo che gli occhi dei vostri figli si inumidiscano quando penseranno a voi, vorrà dire che avete svolto bene il mestiere più difficile per un uomo, quello di padre.
Buona festa del papà!

mercoledì 17 marzo 2010

Emergenza rifiuti in Campania


E' di nuovo emergenza rifiuti in questa martoriata Campania che i Romani osarono chiamare " felix"! La protesta è esplosa dopo che ai dipendenti del consorzio unico di bacino delle provincie di Napoli e Caserta non sono state pagate  le spettanze del mese di Febbraio e tinte fosche  connotano il loro futuro  di oscuri e drammatici  presagi.

La situazione economica del consorzio  si presenta assai malmessa, dato che, anche a causa della morosità di diversi comuni, non vi sono i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti e le spese, anche a causa di promozioni a pioggia ed assunzioni non sostenibili, sono lievitate notevolmente fino al punto da diventare insostenibili.

Proprio la gestione degli esuberi ( ben 650), però, potrebbe diventare il detonatore per una protesta che potrebbe coinvolgere larghi strati della popolazione, ormai stufa di sentirsi dire che la crisi è passata da chi ha introitato 8 milioni e mezzo di euro in più rispetto agli anni precedenti e si occupa solo di fare in modo di godersi senza impicci questa immensa ricchezza.

Non so, francamente, in che modo attribuire le responsabilità  di questo stato di cose; so solo che mentiva clamorosamente, sapendo di farlo, chi si è vantato di aver risolto definitivamente il problema dei rifiuti in Campania.

Passata la fase emergenziale, conclusasi la fine dell'anno scorso, ecco puntuali ripresentarsi i problemi ingigantiti e cronicizzati da un continuo procastinare le necessarie soluzioni definitive e radicali.

" La situazione è disastrosa in tutta la Regione – ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Walter Ganapini - con la fine dalla emergenza rifiuti decretata dal governo e l´abbandono della Protezione Civile, la Presidenza del Consiglio ha lasciato un debito di 2 miliardi di euro. Debito che a Roma non vogliono riconoscere. L´avevo detto da diversi mesi che alla fine i nodi sarebbero arrivati al pettine".

martedì 16 marzo 2010

Trani : intercettazioni, annozero e Berlusconi.

Che il nostro premier sia unico ed inimitabile, almeno a livello nazionale, mi sembra sia un fatto innegabile e scontato al punto che gli stessi avversari politici, pur criticandolo aspramente, non possano esimersi dall'ammettere che, se pure in senso negativo, una figura così come la sua non s'era mai vista prima d'ora e si che di personaggi eccentrici e stravaganti l'italico suolo non se li è mai fatti mancare.
Ora, però, il nostro rischia di battere tutti i record e diventare così primatista del mondo della specialità del " paradosso" e della " bizzarria".
Questi i fatti: i giornali e le tv  di questi giorni riportano la notizia di un Presidente adirato che accusa i P. M. di Trani di aver agito in violazione di legge.
Ed allora, direte voi, non è un esercizio consueto il suo di lamentarsi dell'operato dei giudici e di accusarli di usare la giustizia a fini politici?
Eh no, stavolta la faccenda è diversa ed una qualche precisazione si impone.
Il Presidente è accusato stavolta di aver fatto indebite pressioni sul Presidente dell'Agcom e sul direttore del Tg1 ( concussione),affinchè fosse impedita la messa in onda di " annozero" ed altre trasmissioni a Lui non gradite.
Posto che non si discute circa l'autenticità ed il contenuto delle intercettazioni telefoniche e che nessuno, Berlusconi incluso, contesta che quelle telefonate siano effettivamente state fatte, sorge spontaneo l'interrogativo in ordine alla legge che berlusconi presume sia stata violata dai pubblici Ministeri Tranesi.
Questi, in verità, avendo ordinato intercettazioni telefoniche relative a persone implicate in ben altri procedimenti ( tassi usurai su carte di credito), si sono imbattuti solo per puro caso nelle telefonate di presunta concussione a carico di Berlusconi ( intercettazione incidentale).
Mi domando, allora, e domando: cosa avrebbero dovuto fare a questo punto i PM?
Sarebbe stato legittimo procedere all'archiviazione ( leggi insabbiamento) delle telefonate incriminanti?

S Maria.....simpsoniana!!!



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Tutti preoccupati per il degrado in cui sta man mano sprofondando la nostra amata città?
Spesso tendiamo ad eccedere nelle esagerazioni .... siamo famosi,forse non tutti siete a conoscenza che è stata menzionata in uno dei programmi più seguiti dagli italiani: I Simpson.
La famiglia gialla,americana,simpatica,ironica che nelle sue strane avventure mostra la vita quotidiana della gente comune!
Popolare sitcom animata,parodia satirica della società in cui vivono,farsa in cui anche noi siamo costretti a vivere grazie all'ausilio dei nostri improvvisati e non voluti" fumettisti"!
Nonostante tutte le delusioni politiche un fattore ci accomuna a questi personaggi ,che ci rincuora ed è un grande punto di riferimento : le nostre famiglie, oltre alle quali non esiste niente e nessuno!!
Lottiamo per migliorare la situazione con grande impegno sociale e civile.
Non permettiamo a nessuno di farci recitare un copione ma scriviamo la nostra storia!!!
Vi cito una delle clamorose frasi del grande Homer Simpson:
"Avete tentato ed avete fallito.La morale è: non tentare!"
aggiungo:
"Se nessuno avesse tentato,sarebbe stato meglio!
Peggio di così non poteva fare,ora c'è solo il nulla!".

lunedì 15 marzo 2010

Il prezzo dell'onore? 130 Euro!


Potrebbe sembrare una barzelletta dei soliti detrattori di Berlusconi ed invece è tutto vero e non è granché divertente: un decreto attuativo del 28 aprile 2009 stabilisce che i Vigili del Fuoco che hanno lavorato a l'Aquila dopo il terremoto possono essere ricompensati con una medaglia al valore per la propria partecipazione all'emergenza del post-terremoto, previa corresponsione della somma di euro 130 alla System Data Center, produttore e distributore unico incaricato dal Governo proprio con il decreto attuativo del 28 aprile scorso.Ma c'è una chicca: se sei "fortunato", puoi essere esentato dal pagamento dei 130 euro. Basta che tu sia morto..
Per avere il kit "insegne e benemerenze" basta collegarsi al sito www.benemerenze.it e compilare il preventivo.
In pratica, viene fornito un vero e proprio cofanetto con logo della Protezione civile contenente: medaglia grande, medaglia piccola, nastrini, rosette, distintivi e fascette varie.La Societa' System Data Center Spa, con decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile del 28 aprile 2009, e' stata nominata per il prossimo biennio produttore-distributore unico degli attestati di Pubblica Benemerenza e del Kit contenente le insegne, realizzati secondo la predetta normativa.
Questa è l’iniziativa per onorare l’impegno profuso dai Vigili del Fuoco che si sono adoperati in soccorso della popolazione aquilana all’indomani del sisma.
C'è da giurarci che "qualcuno" magari starà già preparando una bella manifestazione nella quale qualcun'altro, magari il premier, riconoscerà il merito a questi uomini valorosi, o angeli come li chiamano gli aquilani, omettendo magari di far notare che gli stessi premiati hanno dovuto mettere mano alla propria tasca per la modica cifra di 130 Euro.

sabato 13 marzo 2010

Appello per un voto utile.

Cresce l'agone della lotta politica in vista delle prossime consultazioni amministrative regionali e provinciali.
Ma, avete fatto caso, quanto sia sceso in basso il livello, anche culturale,dei candidati?
Una volta, conditio sine qua non, era considerata il posssesso di una discreta arte oratoria od almeno la capacità di poter resistere agli attacchi verbali - e non solo- degli avversari politici, oltre che una più che buona cultura di base.
Oggi, per nostra sfortuna, non è più così: anzitutto bisogna essere molto " disinvolti" e capaci, senza arrossire nè vergognarsi, di cambiare, se del caso, repentinamente casacca; avere, anzichè un cuore generoso, uno stomaco di ferro; avere ingenti disponibilità economiche proprie o degli "amici" per i " convivi elettorali"; esser pronti, per il proprio interesse, a rinnegare anche se stessi oltre che gli amici che ti hanno sostenuto; avere la capacità di mentire spudoratamente a chi ti affida le proprie speranze ed i propri sogni.
La cultura e la dialettica? Residuati antidiluviani! L'onestà? Un impedimento e nulla più!
Credete che io abbia esagerato?
Se siete d'accordo, evitiamo, al di là delle ideologie politiche, di votare le persone con le caratteristiche di cui sopra: eviteremo che ci facciano del male e daremo spazio a chi è davvero intenzionato a provare a cambiare questo stato di cose.
Io credo che ognuno di noi sappia ricoscere quelli che nella politica vedono solo un mezzo per un arricchimento personale.
Facciamo in modo che queste persone non facciano danno!

venerdì 12 marzo 2010

Berlusconi voleva "chiudere" Annozero.

 Un membro dell'Agcom – dopo aver parlato con il premier - sollecitava esposti contro Michele Santoro. Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini – al telefono con il capo del governo – annunciava d'aver preparato speciali da mandare in onda sui giudici politicizzati. E le loro telefonate sono finite in un fascicolo esplosivo. Berlusconi, Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi: sono stati intercettati per settimane dalla Guardia di Finanza di Bari, mentre discutevano della tv pubblica delle sue trasmissioni. E nel procedimento aperto dalla procura di Trani - per quanto risulta a Il Fatto Quotidiano – risulterebbero ora indagati. Lo scenario da “mani sulla Rai” vien fuori da un'inchiesta partita da lontano. L'indagine - condotta dal pm Michele Ruggiero – in origine riguardava alcune carte di credito della American Express. È stata una “banale” inchiesta sui tassi d'usura, partita oltre un anno fa, ad alzare il velo sui reali rapporti tra Berlusconi, il direttore generale della Rai Mauro Masi (che non risulta tra gli indagati), il direttore del Tg1 e l'Agcom. Quelle carte di credito, in gergo, le chiamavano “revolving card”. Sono marchiate American Express e, secondo l'ipotesi accusatoria, praticano tassi usurai sui debiti in mora. In altre parole: il cliente, che non restituisce il debito nei tempi previsti, rischia di pagare cifre altissime d'interessi. E così Ruggiero indaga. Per mesi e mesi. Sin dagli inizi del 2009.
Fino a quando una traccia lo porta su un'altra pista. Il pm e la polizia giudiziaria scoprono che qualcuno – probabilmente millantando – è certo di poter circoscrivere la portata dello scandalo: qualcuno avrebbe le conoscenze giuste, all'interno dell'Agcom, che è Garante anche per i consumatori. Qualcuno vanta – sempre millantando – di avere le chiavi giuste persino al Tg1: è convinto di poter bloccare i servizi giornalistici sull'argomento, intervendo sul suo direttore, Augusto Minzolini. Le telefonate s'intrecciano. I sospetti crescono. L'inchiesta fa un salto. E la sorte è bizzarra: Minzolini, il servizio sulle carte di credito revolving, lo manderà in onda. Ma nel frattempo, la Guardia di Finanza scopre la rete di rapporti che gravano sull'Agcom e sulla Rai. Telefonata dopo telefonata si percepisce il peso di Berlusconi sulle loro condotte. Gli investigatori si accorgono che il presidente del Consiglio è ciclicamente in contatto con il direttore del Tg1. La procura ascolta in diretta le pressioni del premier sull'Agcom. Registra la fibrillazione per ogni puntata di Annozero. Sente in diretta le lamentele del premier: il cavaliere non ne può più. Vuole che Annozero e altri “pollai” - come pubblicamente li chiama lui - siano chiusi. E l'Agcom deve fare qualcosa. Berlusconi al telefono è esplicito: quando compulsa Innocenzi - che dovrebbe garantire lo Stato, in tema di comunicazione - parla di chiusura. E Innocenzi non soltanto lo asseconda. Ma cerca di trovare un modo: per sanzionare Santoro e la sua redazione servono degli esposti. E quindi: si cerca qualcuno che li firmi.
I ruoli si capovolgono: è l'Agcom che cerca qualcuno disposto a firmare l'esposto contro Santoro. Innocenzi è persino disposto, in un caso, a fornire, all'avvocato di un politico, la consulenza dei propri funzionari. La catena si rovescia: un membro dell'Agcom (che svolge un ruolo pubblico), intende offrire le competenze dei propri funzionari (pagati con soldi pubblici), a vantaggio di un politico, per poter poi sanzionare Santoro (giornalista del servizio pubblico). In qualche caso si cerca persino di compulsare, perchè presenti un esposto, un generale dei Carabinieri. L’immagine di Berlusconi che emerge dall’indagine è quella di un capo di governo allergico a ogni forma di critica e libertà d’opinione. Si lamenta persino della presenza del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, a Parla con me: Serena Dandini, peraltro, è recidiva. Ha da poco invitato, come sottolinea il premier, anche il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. Il premier si scompone: nello studio della Dandini, due giornalisti (del calibro di Mauro e Scalfari), l'hanno attaccato. Chiede se - e come - l'Agcom possa intervenire. Innocenzi ci ragiona. Sopporta telefonate quotidiane. Berlusconi incalza Innocenzi, ripetutamente, fino al punto di dirgli che l'intera Agcom, visto che non riesce a fermare Santoro, dovrebbe dimettersi.
Il premier intercettato dimostra di non distinguere tra il ruolo dell'Agcom e il suo ruolo di capo del Governo. Pare che l'Autorità garante debba agire a sua personale garanzia. Gli sfugge anche che, l'Agcom, può intervenire soltanto dopo, la trasmissione di Annozero. Non prima. E infatti – dopo aver raccolto lo sfogo telefonico di Innocenzi sulle lamentele di Berlusconi – un giorno, il dg della Rai Mauro Masi, è costretto ad ammettere: certe pressioni non si ascoltano neanche nello Zimbabwe.
Il parossismo, però, si raggiunge a fine anno. Quando Santoro manda in onda due puntate che faranno audience da record e toccano da vicino il premier. La prima: quella sul processo all'avvocato inglese Mills, all'epoca indagato per corruzione, reato oggi prescritto. La seconda: quella sulla trattativa tra Stato e Cosa Nostra, dove Santoro si soffermerà sulle deposizioni di Spatuzza, in merito ai rapporti tra la mafia e la nascita di Forza Italia. Non si devono fare, in tv, i processi che si svolgono nelle aule dei tribunali, tuona Berlusconi con il solito Innocenzi. Secondo il premier – si sfoga Innocenzi con Masi – si potrebbe dire a Santoro che non può parlare del processo Mills in tv. Non è così che funziona, ribadice Masi. Non funziona così neanche nello Zimbabwe. Comunque Masi non risparmia le diffide.
Per il presidente della Rai non mancano le occasioni di minacciare la sospensione di Santoro e della sua trasmissione. A ridosso della trasmissione su Spatuzza, al telefono di Innocenzi, si presenta anche Marcello Dell'Utri. Tutt'altra musica, invece, quando il premier parla con Minzolini, che Berlusconi chiama direttorissimo. Sulle vicende palermitane, Minzolini fa sapere di essere pronto a intervenire, se altri dovessero giocare brutti scherzi. E il giorno dopo, puntuale, arriva il suo editoriale sul Tg1: Spatuzza dice “balle”. Tutte queste telefonate, confluite ora in un autonomo fascicolo, rispetto a quello di partenza, dovranno essere valutate sotto il profilo giudizario. Se esistono dei reati, dovranno essere vagliati, e se costituiscono delle prove, avranno un peso nel procedimento. È tutto da vedersi e da verificare, ovviamente, ma è un fatto che queste telefonate sono “prove” di regime. Dimostrano la impercettibile differenza tra i ruoli del controllato e del controllore, del pubblico e del privato.
Le parole di Berlusconi che, mentre è capo del Governo e capo di Mediaset, parla da capo anche a chi non dovrebbe, Giancarlo Innocenzi, dimostrano che viene meno la separazione tra i due poteri. Altrettanto si può dire delle parole deferenti di Innocenzi che anziché declinare gli inviti esibisce telefonicamente la propria obbedienza e rassicura Berlusconi: presto sarà aperto lo scontro con Santoro. Dietro le affermazioni sembra delinearsi un piano. È soltanto un'impressione. Ma il premier sostiene che queste trasmissioni debbano essere chiuse, sì, su stimolo dell'Agcom, ma su azione della Rai. Tre mesi dopo questi dialoghi, assistiamo alla sospensione di Annozero, Ballarò, Porta a porta e Ultima parola proprio per mano della par condicio Rai, nell'intero ultimo mese di campagna elettorale. E quindi: la notizia di cronaca giudiziaria è che Berlusconi, Innocenzi e Minzolini, sono coinvolti in un'indagine.
La notizia più interessante, però, è un'altra: il “regime” è stato trascritto. In migliaia di pagine. Trasuda dai brogliacci delle intercettazioni telefoniche. Parla le parole del “presidente”. Il territorio di conquista è la Rai: il conflitto d'interesse del premier Silvio Berlusconi – grazie a questi atti d'indagine - è oggi un fatto “provato”. Non è più discutibile.
Tratto dal " Fatto quotidiano".
Perchè l'accelerazione sul legittimo impedimento?
Perchè la stretta sulle intercettazioni telefoniche?
Perchè il divieto dei talk-show in periodo elettorale?

giovedì 11 marzo 2010

Premio nobel ad internet.


Nasce dalle pagine del mensile Wired Italia il progetto Internet for Peace, che candida ufficialmente la Rete al prossimo Premio Nobel per la Pace. Internet deve essere vista come una grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza. Internet, ha rilevato qualcuno, può essere considerata per questo la prima arma di costruzione di massa, in grado di abbattere l’odio e il conflitto per propagare la democrazia e la pace. Quanto accaduto in Iran dopo le ultime elezioni è solo l’ultimo esempio di come Internet possa divenire un’arma di speranza globale.
Anche il Presidente della Camera G. Fini, introducendo i lavori del convegno "Internet è libertà: perché dobbiamo difendere la rete" ha sostenuto che internet non è una rete di computer, ma un intreccio infinito di persone. Uomini e donne a tutte le latitudini si connettono tra loro, attraverso la più grande piattaforma di relazioni che l'umanità abbia mai avuto".
"La cultura digitale ha creato le fondamenta per una nuova civiltà - ha proseguito - che sta costruendo dialettica, confronto e solidarietà attraverso la comunicazione. Perché da sempre la democrazia germoglia dove c'è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione".
Aggiungo io che internet costituisce la base per costruire un lunguaggio universale, comune cioè a tutti i popoli della terra, a prescindere dalla loro razza, religione e finanche lingua parlata; una sua affermazione quale strumento insostituibile di pace e condivisione permetterebbe all'umanità di fare balzi prodigiosi verso l'affrancamento dall'abbruttimento e dall'odio e consentirebbe di sfuttare appieno ed al meglio le potenzialità di questo straordonario mezzo.

sabato 6 marzo 2010

Decreto di interpretazione autentica.


Eccolo, è nato! Mezz'ora è bastata per cancellare 64 anni di democrazia, per sancire, una volta per tutte, che la legge NON è uguale per tutti.
Il decreto legge interpretativo, composto da 4 punti, rappresenta il culmine della battaglia volta ad affermare che la legge non è quella scritta nei testi ma quella pensata ed adattata alle esigenze del ducetto.
Lo stesso presidente del consiglio, peraltro, lo avava già candidamente ammesso: "Stiamo facendo un decreto legge interpretativo delle norme che attengono alle elezioni regionali in modo che speriamo di poter ritornare a dare il diritto di voto anche ai nostri elettori del Lazio e della Lombardia"; rimarrebbe da chiarire perché solo per i “loro” elettori possano non valere le regole che valgono per tutti gli altri.
Ed ecco che l'arzigogolo è venuto fuori dalla testa dell'inventivo La Russa : "Non c'è nessuna norma che indichi dove fisicamente si debba entrare per la consegna delle liste elettorali." Bene, un decreto interpretativo potrebbe specificare che, entro quell'ora, basta trovarsi all'interno del palazzo e siccome è provato che a Roma, i presentatori della lista Pdl, erano dentro, voilà il gioco è fatto. Un lampo di genio che apre orizzonti sconosciuti. Per qualunque atto pubblico non sarà più necessario presentare i documenti all'ufficio competente entro i termini di legge, ma dimostrare di essere all'interno dell'edificio, anche al cesso!
In attesa di conoscere le decisioni del Tar che potrebbero, comunque, disattendere questa " interpretazione autentica" mi rimane il dubbio, che spero qualche lettore potrà e vorrà chiarirmi, di come possa il governo farsi autore di un interpretazione autentica di un documento ( legge ordinaria) emanato non già dallo stesso governo, ma dal Parlamento.

mercoledì 3 marzo 2010

La super patata è in arrivo!


La Commissione Europea ha deciso di autorizzare la coltivazione di una patata geneticamente modificata. E subito si infiamma nuovamente il dibattito sull’opportunità di consentire la commercializzazione di piante OGM,come pure (perché si discute anche di questo) di mettere limiti, su basi etiche, alla ricerca sugli OGM. Questa situazione ricorda un poco quella che si verificò poco dopo la scoperta dell’America quando i contadini si opponevano alla diffusione di strane piante come il mais e la patata (in contrapposizione ai proprietari terrieri, favorevoli, perché si trattava di colture a più alto rendimento), finché le periodiche guerre e carestie non consigliarono di cambiare idea. Ma gli OGM fanno male? E, se sì, quanto? Sono queste le due domande che l'opinione pubblica europea si pone e le risposte non possono che essere due. E contrarie: gli scienziati assicurano che i prodotti OGM non sono nocivi, mentre gli ambientalisti ed alcuni medici sostengono che ciò non si possa affermare con certezza. Tra i sostenitori degli organismi geneticamente modificati è diffusa la tesi per cui le modificazioni genetiche non siano una prerogativa dell'uomo moderno, ma che siano state invece da sempre applicate in agricoltura: gli innesti, come il mandarancio o il melocotogno, sono una pratica secolare che non sembra aver fatto mai male a nessuno.Gli ortaggi modificati geneticamente sono creati per ottimizzare le rese agricole: è per questo che il Vaticano ha dato il suo assenso, convinto del fatto che questa possa essere la via più rapida per una soluzione del problema della fame nei paesi poveri. Tanto più se si considera che c’è ancora più di un miliardo di persone che non ha cibo a sufficienza, in un mondo dove la terra coltivabile è sempre la stessa, ma non la popolazione, che negli ultimi 50 anni è più che raddoppiata e nei prossimi 50 anni passerà dagli attuali 6,7 miliardi a 9-10 miliardi In un'era come quella attuale, in cui si parla di agro-industria e non più di agricoltura, la crescita delle produzioni è un presupposto imprescindibile e gli OGM una strada allettante.

Di Girolamo si dimette, il pdl lo applaude.

V E R G O G N A ! ! !

lunedì 1 marzo 2010

Strade scasciate e buche rattoppate

E' di questi giorni la notizia, alquanto attendibile, che una scolaresca in visita alla nostra città e segnatamente all'Anfiteatro abbia ritenuto di essere oggetto e bersaglio di una sortita degli autori del notissimo programma " Scherzi a parte".
A sentir loro, infatti, era a dir poco incredibile la serie innumerevole di buche, di ogni forma e dimensione, che costellano le nostre strade, da indurli a ritenere che il tutto fosse stato architettato ad arte, magari ai danni di qualche personaggio famoso.
Grande, immaginerete, la loro meraviglia nell'apprendere che la nostra città vive sulla propria pelle e sulle proprie ossa- è proprio il caso di dirlo- questa catastrofica situazione da un lasso di tempo così lungo che qualcuno si è affezionato alle buche di "casa" e si segnala anche il caso di chi ha iniziato a chiamarle per nome.
Non ci credete? Ed allora come si spiega il fatto che puntualmente ad ogni riparazione delle buche queste si riformino esattamente nello stesso posto? Ve lo dico io: gli operai delle ditte incaricate, impietositi dai cittadini tristi al pensiero di dover abbandonare le buche e gli avvallamenti ai quali erano affezionati, fanno in modo che possano rifarsi nello stesso identico posto, magari più grandi e belle di prima.
Qualche piccolo inconveniente, a dire il vero, però  c'é: gli pneumatici e le sospensioni delle auto si deteriorano facilmente e più velocemente del dovuto, senza contare il pericolo di fare o farsi male.
Per scongiurare il pericolo, basta, però, solo attrezzarsi: sarà sufficiente comperare  un bel suv o qualche potente fuoristrada ed ecco per incanto che tutti problemi spariranno. 
Non è in questo modo che gli appartenenti a degli uffici comunali,  spesso oggetto di critiche ma che in questo caso hanno dimostrato tutta la loro previdenza, hanno risolto l'inconveniente delle buche?
Geniale, non trovate?

Elezioni regionali Lazio: lista Pdl esclusa?

Pdl = partito dei limitati, è questo l’acronimo della sigla della maggiore formazione politica italiana che si sta diffondendo in rete in seguito alla pessima prova di sé mostrata in occasione della presentazione delle liste alla regione Lazio sabato scorso. Come non concordare con quanto affermato dal vice presidente della Regione Lazio E. Montino secondo il quale gli esponenti del pdl laziale “pare che non siano in grado nemmeno di rispettare i tempi per la presentazione della propria lista, figurarsi di governare una Regione come il Lazi;, suggerisco ai rappresentanti della lista del Pdl a Roma di allenarsi un po’, fare esperienza nella vita di tutti i giorni cercando di rispettare le regole, a partire dagli orari, e di fare, la prossima volta, una figura migliore“. Lo stesso Ministro Rotondi ha sbottato: “Io ne ho piene le tasche di fare il parente povero in questa banda di incapaci. Nemmeno la campagna elettorale mi induce a misericordia”. Qualcuno, la stessa Polverini, ha cercato di minimizzare parlando di errore formale e di “burocrazia che rischia di uccidere la democrazia” ; sarebbe il caso, però che qualcuno ricordasse che, in materia elettorale, i termini di presentazione delle liste non sono puramente indicativi, ma perentori ed ordinativi e che le regole dell’esercizio della democrazia, a maggior ragione in materia elettiva, sono esse stesse sostanza e non forma. Ma cosa è accaduto sabato al Tribunale di Roma? La consegna delle liste elettorali del Pdl del Lazio doveva essere effettuata da Alfredo Milioni, ex forzista, attuale presidente di un Municipio romano, nonché delegato delle liste del Pdl e Giorgio Polesi, ex An, tassativamente entro le dodici. Questi, pare, siano arrivati al Tribunale prima ma siano poi usciti una prima volta perché mancavano i lucidi dei simboli per poi rientrare in Tribunale, senza presentare alcunché, e riuscirne, non si è capito bene per fare cosa ( un panino imbottito od un improvvisa esigenza corporale!). I rumors parlano di cancellazioni e riscritture di candidati all’ultimo momento e lotte fratricide tra berluscones e finiani. Cosa sia realmente accaduto è ancora incerto. Unico dato certo è che a mezzogiorno la consegna non è stata effettuata e il banco è saltato. La lista del Popolo della Libertà a Roma e in tutta la provincia non ci sarà. Il primo ricorso rivolto al tribunale di Roma non è stato accolto, il secondo è stato avanzato all’Ufficio elettorale del Tar Lazio, tra 2 giorni sapremo come andrà a finire. A prescindere da quale risvolto avrà tutta la vicenda, se, cioè, le responsabilità di quanto accaduto siano imputabili solo all'inadeguatezza di alcuni responsabili del partito che hanno lasciato in mano a due sprovveduti la consegna di tutte le scartoffie per la presentazione delle liste, rimane il fatto incontrovertibile che la lista non è stata tecnicamente presentata. Gli appelli a Napolitano, che oggi ha sapere quello che tutti già sapevano fuorché i suoi questuanti, non fanno che amplificare la brutta figura e radicare sempre più la convinzione che queste persone credono che il potere sia sempre e comunque al di sopra della legge ( Il Presidente della Repubblica che avrebbe dovuto riammettere una lista presentata in violazione di legge!!). Concludo, ricordando che, fortunatamente per la democrazia, non è in pericolo la candidatura di R. Polverini in virtù dell’appoggio di varie liste civiche: il pianto greco di queste persone è legato solo ed esclusivamente alla perdita di poltrone che, in caso di vittoria della Polverini, sarebbero appannaggio proprio dei candidati di queste liste civiche. Alla fine, anche a destra, non tutti piangono!

Per non dimenticarli!

Punteggio sito web istituzionale Comune di Santa Maria Capua Vetere

Scorri sotto ( senza cliccare qui!) le valutazioni del sito sammaritano a cura della Presidenza del Consiglio.

Santa Maria Capua Vetere ( Caserta)